Il promo di MasterChef Italia 11, dal 16 dicembre 2021 su Sky Uno
Sky rilascia il promo di MasterChef Italia 11, al via a metà dicembre: si usano i tormentoni linguistici dei giudici per entrare nel ‘mood’.
Sky Uno scalda i motori in vista del ritorno di MasterChef Italia, al via con la sua 11esima stagione giovedì 16 dicembre 2021 con la prima delle sue attese puntate.
La formula del cooking show non cambia, così come i suoi giudici (e ringraziamo per questo il Signore e gli autori): in giuria ritroviamo Bruno Barbieri, il veterano, Antonino Cannavacciuolo, ormai colonna, e Giorgio Locatelli, ultimo arrivato ma ormai spezia imprescindibile del programma.
Il promo, rilasciato a poco più di un mese dal debutto, gioca con i tormentoni dei tre giudici: senza dubbio fin dal suo esordio, MasterChef Italia (di cui potete trovare tutte le anticipazioni e le new nel nostro articolo dedicato) ha introdotto un nuovo modo di parlare in cucina, molto più di quanto abbiano fatto in passato programmi analoghi. Ma qui si gioca con le caratterizzazioni linguistiche dei giudici, che nella disposizione attuale riescono a coprire non solo lo Stivale, ma ad avere anche un allure internazionale: gli inglesismi di Locatelli, che porta con sé l’esperienza londinese, l’emiliano di Barbieri, tra mappazzoni e cadenze regionali, il tonante napoletano di Cannavacciuolo, che scalda subito cuore e situazioni sono diventati elementi imprescindibili del programma tanto quanto il clock, le postazioni, l’hangar, la Mystery Box e tutto quanto caratterizza il format. Ma questi ingredienti li abbiamo solo noi, in Italia ed è giusto anche ‘celebrarsi’ un po’ all’undicesima edizione in programma.
Confermata la giuria e mantenuti gli architravi delle sfide nelle prove canoniche, ora resta da scoprire in che direzione vorrà muoversi il casting: speriamo che gli autori continuino a mantenere la barra dritta sulle qualità e non sui casi umani, come invece è successo in alcune edizioni piuttosto opache. Il programma, però, ha ritrovato con l’ingresso di Locatelli e la riduzione a tre giudici – oltre che con la scelta di ‘riordinare le idee’ tornando alle origini – una brillantezza piacevole e non facile da ottenere dopo anni di ‘uso’. E speriamo che la tendenza continui.