Stanotte a Napoli, intervista ad Alberto Angela
Per Alberto Angela conoscenza, lavoro, umiltà sono le chiavi per arrivare alla meta ed è quel che si cela dietro la bellezza, in ogni forma.
Abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche battuta con Alberto Angela a margine della conferenza stampa di presentazione di Stanotte a Napoli, in onda il 25 dicembre alle 21.25 su Rai 1. Un vero e proprio regalo di Natale offerto da Rai 1 al proprio pubblico interamente prodotto dall’azienda e confezionato da Alberto Angela e dalla sua squadra, composta – per quel che riguarda sopratutto il comparto tecnico – dalle maestranze del Centro di Produzione Rai di Napoli che mai come questa volta hanno giocato in casa.
“È straordinario raccontare Napoli con chi la conosce da sempre perché ci vive […] ed è ancora più straordinario rendersi conto dei mille colori, come diceva Daniele, di questa città, che riesce a svelare luci inedite anche a chi ci è nato e cresciuto”
dice Angela, ormai da più di 25 anni affezionato estimatore di Napoli, di cui ha avuto anche la cittadinanza onoraria. Una città di luci e ombre, come si è ripetuto più volte in conferenza, ma Stanotte a Napoli ha voluto concentrarsi esclusivamente sulle luci, stigmatizzando luoghi comuni e altre forme di racconto:
“Parlando di stereotipi, Napoli è per l’Italia quello che l’Italia è per l’estero: ecco perché la conoscenza è la cosa più importante per demolire i pregiudizi. Stanotte a Napoli serve anche a questo, a smontare i pregiudizi: altri programmi si concentrano sulla cronaca, noi guardiamo al lato nascosto della luna […] Credo che quel che resterà di Napoli dopo il programma sia quello che non vedi ma che si prova girando per la città: emozioni e senzazioni che si respirano ovunque. Napoli è una città che ha influenzato l’arte e la cultura dell’Occidente almeno dal ‘700 a oggi. Quello che cerchiamo di fare è mostrare quello che Napoli può regalare come una luce interiore, che ha sorpreso anche noi”.
Ma prodotti come il ciclo di Stanotte a… o Meraviglie, che riparte peraltro il 28 dicembre, non sono certo frutto di improvvisazione o di superficialità. “La bellezza è sacrificio” ha ripetuto più volte Angela in conferenza stampa, a voler sottolineare come i risultati arrivino solo con l’impegno, la passione, l’umiltà, la fatica. E anche a ricordare che le bellezze artistiche e architettoniche di cui l’Italia è ricchissima sono frutto di sofferenza, di storie di sacrificio e di lontananza, di maestria e di solitudine. Niente si ottiene senza sacrificio ed è uno dei messaggi che Angela vorrebbe arrivasse ai più giovani, troppo spesso convinti del ‘tutto e subito’. Ed è proprio da qui che è partita la nostra brevissima chiacchierata: ovviamente ne approfittiamo per ringraziare Alberto Angela e per ricambiare, anche qui, i suoi auguri di Buon Natale. Un Natale che passeremo anche in sua compagnia girando per una Napoli per molti versi inedita.