Stasera alle 21 andrà in onda su Comedy Central e in streaming su Now Tv Zelig C-Lab, un nuovo programma in onda dalla mitica sede di viale Monza nel quale la tradizione dello storico show di cabaret incontrerà gli esponenti in rampa di lancio della stand up comedy italiana. A questo proposito abbiamo fatto due chiacchiere con i due conduttori, Davide Paniate e Federico Basso.
DAVIDE PANIATE
Paniate, cosa vedremo dallo Zelig al quale siamo stati abituati? Ci sarà un pubblico?
Zelig C-Lab è una sorta di rinascita di Zelig dopo tanti anni su Italia 1 e Canale 5. Questo sodalizio con Comedy Central fa sì che sia una crasi tra le due cose. La tradizione del cabaret incontra la comicità innovativa di Comedy Central come per esempio con la stand up comedy, si tratta di un insieme di queste due nature. Vedremo tanti volti storici come Dado, Migone, Manera e tanti volti nuovi. Per quanto riguarda il pubblico, abbiamo registrato in due tranche: in una quando le restrizioni erano più blande potevamo avere 20-25 persone, in una fase successiva abbiamo dovuto coinvolgere meno persone. Il pubblico è essenziale per avere i tempi comici, ti dà un ritmo.
Per quale motivo un marchio storico come Zelig da una rete mainstream come Canale 5 si è ritrovato su un canale a pagamento?
Penso che tutto abbia un tempo. Zelig è cangiante, tende a prendere più sfumature. Siamo andati in onda da viale Monza, dal tendone, gli Arcimboli, di nuovo il tendone, c’è stata la rotazione dei conduttori, Zelig One nel locale e ora si torna in viale Monza. C’è davvero un tempo per tutto. La televisione generalista è cambiata. Con Netflix, Youtube, Prime Video i giovani tendono a farsela la tv. Mia madre subisce ancora la tv. Nessuno fa più i numeri di un tempo. Comedy Central è una realtà importante.
Quali comici ti piacciono, compresi quelli con i quali hai lavorato? Segui gli stand up comedian stranieri?
C’è una grande diversità tra la comicità italiana e quella straniera. Riconosco la bravura degli stand up comedian stranieri ma mi fanno ridere meno. Io ho avuto la fortuna di lavorare con tutti: ho fatto Sanremo nel 2015 con comici pazzeschi, ho lavorato con Ale & Franz, De Luigi, con amici come Alessandro Betti, che reputo uno dei più bravi in Italia. La persona con la quale mi trovo meglio sul palco è Federico Basso, mi trovo bene con lui anche nella vita. Stimo anche Christian De Sica (ha condotto Zelig Event nel 2016 con Michelle Hunziker, ndr) e Ficarra & Picone. Riconosco a queste persone una grande professionalità, non si trovano sul palco per caso. In certi artisti di Zelig C-Lab rivedo la stessa voglia di arrivare, ce ne sono 2-3 che secondo me hanno la testa per andare lontano.
Per finire, un sogno nel cassetto anche in questi tempi difficili …
Mi piacerebbe un programma comico tipo sketch comedy. La cosa che più amo in realtà è presentare: anche in questo ho avuto la fortuna di lavorare con Carlo Conti e Claudio Bisio, dei veri e propri mostri sacri. Mi piace guardare Avanti un altro! per studiare il modo di condurre di Paolo Bonolis, per “rubare” come un artista. Ho delle idee, proporre dei format originali è complicato. Sono felice comunque di entusiasmarmi ancora di fronte a progetti come Zelig C-Lab e per questo ringrazio Zelig (per il quale curo anche il laboratorio artistico) e Comedy Central.
FEDERICO BASSO
Basso, Zelig C-Lab sembra aprire definitivamente le porte alla stand up comedy. Per quale motivo accade solo ora? Finisce l’epoca del tormentone?
Lo chiedi a una persona che ha sempre amato la stand up comedy. Ai tempi di Zelig in prima serata i miei monologhi erano ispirati a questo genere di comicità, ho sempre avuto il mito di Jerry Seinfeld che è sempre stato la mia stella polare. Mi è sempre piaciuto il monologo in forma elegante. Sono felice però che la stand up comedy sia stata sdoganata, anche se in alcuni casi può aver preso una deriva volgare rispetto ai miei gusti. Arrivo da una formazione oratoriale anche se sono passati vent’anni (ride).
Come mai ci sono così poche donne nell’ambito della comicità?
La questione non è una novità. Non so per quale strano motivo le donne siano state in minoranza. Ho avuto comunque il privilegio di lavorare come autore per Teresa Mannino come autore per Terrybilmente Divagante, ne approfitto per fare gli auguri visto che a breve compirà 50 anni. Anche Geppi Cucciari rappresenta un esempio lampante, penso anche a Sconsolata. Sui motivi per i quali ci siano meno donne non ne ho veramente idea, anche se nel mondo della stand up noto che ci siano molte più colleghe.
Anche a te chiedo quale tipo di comicità preferisci. Cosa pensi di Che succ3de? e di Una pezza di Lundini?
Sono attratto dal versante british. Il primo nome che mi viene in mente è Ricky Gervais. Per quanto riguarda gli americani ce ne sono talmente tanti ma penso soprattutto a Steve Carrell per la sua imperturbabilità. In The Office l’ho trovato eccezionale. Per quanto riguarda i programmi comici attualmente in onda, Che succ3de? lo trovo un ottimo prodotto: fa di necessità virtù in un momento come questo, si utilizzano nuovi sistemi di collegamento e trasmette freschezza. Lundini mi fa molto ridere, anche se ogni tanto mi perdo in quanto faccio fatica a stare dietro al suo mondo surreale. Vedo però che ultimamente riesce ad avere degli ospiti molto importanti.
Infine, parliamo delle tue ambizioni professionali.
Io nasco come perito elettronico. Ho avuto una grande passione per il montaggio, ho fatto la Scuola Civica di Milano, ho lavorato per sette anni come operatore RVM in Mediaset. Continuo questa passione sfogandola su Youtube. Il pensiero di girare con un telefonino e condividere un contenuto non avrebbe potuto immaginarlo nemmeno il più grande esperto di fantascienza. Porto avanti intanto il mio canale Youtube Fedebasso sul quale ho la possibilità di proporre ciò che mi piace. Il mio obiettivo è arrivare mille iscritti entro Natale (al momento ce ne sono 761).
Grazie per la disponibilità a Davide Paniate e Federico Basso e vi ricordiamo l’appuntamento con Zelig C-Lab stasera alle 21 su Comedy Central, canale 128 di Sky.