Zelensky a Sanremo, Sgarbi: “Un colpo formidabile per il Festival, una presenza inopportuna per il presidente”
Sgarbi a L’Aria che tira: Non è logico che Zelensky diventi una velina che serve ad aumentare gli ascolti”
Sull’intervento a Sanremo di Volodymyr Zelensky dice la sua anche Vittorio Sgarbi, che promuove la mossa mediatica, ma non l’atteggiamento del premier ucraino. “Per il festival è un’opportunità – ha affermato il sottosegretario alla cultura a L’Aria che tira – il fatto che sia immerso nel mondo e così connesso alla realtà drammatica del nostro tempo è logico per Sanremo. Non è logico che Zelensky diventi una velina che serve ad aumentare gli ascolti. Sanremo è un luogo di competizione canora che può avere anche uno spazio per incontri e proposte. Ma qui siamo dinanzi al sangue, alla morte, alla tragedia, a gente che non ha casa e sta al freddo e hai il suo presidente che racconta una cosa a persone che stanno sedute in poltrona comode. Mi sembra inopportuno per lui, non per Sanremo. Sanremo fa qualunque cosa”.
La partecipazione di Zelensky, probabilmente attraverso un videomessaggio registrato, avverrà l’11 febbraio, nel corso della serata finale.
“La presenza attiva in interazione con Sanremo mi pare un colpo formidabile per sanremo e una cosa un po’ meno rispettosa di una realtà drammatica per Zelensky”, ha proseguito Sgarbi. “Non ho detto che la cosa non debba essere fatta a priori, ho sconsigliato ad andare”.
Nel frattempo, l’agenzia di stampa LaPresse fa sapere che il cda della Rai ha chiesto un incontro con Stefano Coletta, direttore dell’Intrattenimento Rai, per approfondire la questione. I consiglieri confermano la linea dell’azienda per il sì all’intervento del presidente ucraino, tuttavia intendono capire cosa conterrà il messaggio registrato e se saranno incluse prese di posizione che potrebbero nuocere a Viale Mazzini.