Tutte le volte di Zelensky ospite di grandi eventi tv
Il presidente Zelensky ha partecipato, live o con videomessaggi, a diversi eventi di grande impatto mediatico, festival in primis…
Volodymyr Zelensky a Sanremo 2023 sta turbando i sonni di molti. Non si capisce bene perché, considerato che il presidente ucraino fa del coinvolgimento dell’opinione pubblica europea un elemento sostanziale per sostenere la resistenza ucraina contro l’invasione russa. E soprattutto perché il Festival di Sanremo non è certo il primo evento di grande risonanza mediatica al quale il presidente ha partecipato, ovviamente a distanza. Se poi qualcuno pensa che Zelensky venga a farsi una settimanella di ferie sulla Riviera dei Fiori è un altro paio di maniche.
Ciò detto, il presidente è stato invitato a intervenire dai Parlamenti di molti paesi occidentali – incluso quello Europeo, giusto per citare l’organismo sovranazionale più importante del nostro Continente – e ha preso parte anche a diversi eventi mediatici di grande impatto, nazionali e internazionali. Poco più di due settimane fa è intervenuto tramite videomessaggio alla cerimonia dei Golden Globes, dopo il mancato collegamento con gli Oscar 2022, celebratisi appena un mese dopo l’inizio del conflitto: in quell’occasione l’Academy si ‘limitò’ a osservare un minuto di silenzio nel corso della cerimonia di premiazione.
Zelensky in diretta al Festival del Cinema di Cannes
Lo scorso maggio, Zelensky ha invece ‘partecipato’ alla cerimonia inaugurale del Festival del Cinema di Cannes con un collegamento ‘ a sorpresa’, non annunciato alla stampa e al pubblico: la sala ha tributato una standing ovation al presidente e la cerimonia è stata, come di consueto, trasmessa in diretta sulla tv francese. Anche in questo caso ha diviso i francesi tra chi ritiene che il cinema non è politica e chi ritiene che ogni tipo di arte e di evento lo sia, nel profondo, come ogni evento umano.
Il videomessaggio di Zelensky alla Mostra del Cinema di Venezia
Qualche mese dopo, Zelensky ha inviato un videomessaggio alla Mostra del Cinema di Venezia nel quale ribadiva come quello che sta vivendo l’Ucraina è un horror, non di 120 minuti, non cinematografico, ma reale, all’epoca lungo 189 giorni. Tutte ribalte di grande respiro mediatico, giusto per citarne alcune, tra le più ‘vicine’ anche al panorama italiano, certo non estraneo a Golden Globes, Cannes, tantomeno Venezia. Ai più distratti ricordiamo che le cerimonie di Venezia sono trasmesse in diretta tv: di certo si tratta di una grande occasione mediatica.
Zelensky a Sanremo 2023
A questa lista, dunque, si aggiungerà anche il Festival di Sanremo che dovrebbe, per l’appunto, ospitare un collegamento in diretta o più probabilmente un videomessaggio di Zelensky nella serata finale, sabato 11 febbraio 2023, a due settimane dal primo anniversario dell’invasione del Paese da parte delle truppe russe. Un anno di guerra, che sembra ancora incredibile. Come ricordava Massimo Falcioni qualche tempo fa, non è certo la prima volta che l’attualità – anzi proprio la guerra – entra nel racconto festivaliero. Ma fermiamoci all’impostazione di queste ultime edizioni: se a Sanremo ci sono le co-conduttrici con i propri monologhi su temi d’attualità, tra violenza di genere e razzismo, discriminazione e autodeterminazione, personalmente non vedo perché non dovrebbe intervenire chi sta vivendo un conflitto in corso, con la propria diretta esperienza. Se il Sanremo di Amadeus è da quattro anni una ribalta per temi civili – e pertanto intimamente politici – portati in scena dalle co-conduttrici, non si capisce perché non vi possa essere spazio per il rappresentante di una popolazione che denuncia una sanguinosa invasione del proprio territorio, e che da un anno cerca di difendere la propria autonomia. Ma si sa, Sanremo divide e indigna a prescindere. Come un po’ tutto, oramai.