Lo zecchino d’oro (ancora) su Striscia: l’Antoniano si dissocia dall’epurato Cino Tortorella
Non c’è Zecchino d’oro senza polemica. A confermarlo a poche ore dalla prima puntata Striscia la notizia, dopo aver dedicato una puntata di Striscia la domenica alla storia delle diatribe legate alla baby-kermesse. Questa sera il tg satirico dà voce al Direttore dell’Antoniano, fra’ Alessandro Caspoli, in merito agli scandali che hanno colpito lo Zecchino
Non c’è Zecchino d’oro senza polemica. A confermarlo a poche ore dalla prima puntata Striscia la notizia, dopo aver dedicato una puntata di Striscia la domenica alla storia delle diatribe legate alla baby-kermesse. Questa sera il tg satirico dà voce al Direttore dell’Antoniano, fra’ Alessandro Caspoli, in merito agli scandali che hanno colpito lo Zecchino d’Oro nel corso degli anni.
Dal 1997 il Tg satirico si è occupato in diverse occasioni dello Zecchino d’Oro mostrando irregolarità nelle selezioni del concorso a cui era più semplice accedere acquistando un’enciclopedia, stranezze nella scelta degli autori delle canzoni che risultavano essere sempre gli stessi e scandali orchestrati a scopo pubblicitario (a quanto pare dallo stesso Cino Tortorella).
Dichiarandosi estraneo a qualunque scandalo pilotato per promuovere il programma (“All’epoca io non c’ero, ma sono convinto che Cino Tortorella facesse di sua iniziativa”) frate Caspoli ai microfoni di Striscia afferma che dal 2006, grazie ai servizi realizzati da Striscia la Notizia, sono stati presi dei provvedimenti drastici: le selezioni non sono più appaltate a società esterne ma gestite internamente all’Antoniano. Da tre anni per accedere ai provini non è più necessario quindi acquistare un’enciclopedia.
In merito alle ombre sollevate sulle selezioni degli autori il frate si giustifica, dicendo che per evitare queste insinuazioni alla commissione viene dato testo e musica senza il nome degli autori del pezzo, così che non condizioni nella scelta.
E’ di pochi giorni fa la notizia che ad aprile Cino Tortorella ha intentato una causa contro l’Antoniano per danni morali, una sorta di rivalsa per non essere stato sostenuto negli strali mossi contro la Rai, sempre più allergica ai programmi per ragazzi. E’ ormai confermato, alla luce della causa mossa, che mago Zurlì non sarà per la prima volta presente in questa edizione:
”Volevamo risolvere tutto amichevolmente, ma alla vigilia dello Zecchino d’oro avevamo messo come condizione che la causa fosse ritirata affinché non ci fosse nessuna pendenza legale nei nostri confronti. Tortorella ritiene che abbiamo svilito il formato dello Zecchino d’Oro, che non abbiamo rispettato quello che lui aveva creato all’inizio. Gli attacchi personali nei miei confronti poi non sono stati molto carini”.