X Factor Usa, concorrente fa causa alle case di produzione: vuole più di due milioni di dollari
Sally Hessnice ha fatto causa alle case di produzione di X Factor Usa, chiedendo oltre due milioni di dollari, per i danni subiti dalla sua esibizione durante le audizioni del programma, che sarebbe stata alterata per prenderla in giro
In America X Factor è stato cancellato nella stagione televisiva scorsa, ma c’è ancora chi sembra portare i segni di un “no” dei quattro giudici, al punto da intentare una causa alle case di produzione della versione americana del talent show.
Si tratta di Sally Hessnice, infermiera che nel 2013 partecipò alle audizioni per partecipare alla terza edizione dello show in onda sulla Fox, che aveva in giuria Simon Cowell, Demi Lovato, Kelly Rowland e Paulina Rubio. La donna accusa la FremantleMedia North America, la Syco Television (casa di produzione di Cowell) e la Blue Orbit Productions di aver modificato la sua esibizione, chiedendo oltre due milioni di dollari di danni.
L’accusa riguarda la messa in onda dell’esibizione della Hessnice: la donna, infatti, sostiene che il suo provino sia stato “alterato”, in modo da far passare al pubblico un’immagine distorta della sua esibizione, rendendola motivo di risate e prese in giro.
Prima di salire sul palco, la Hessnice si dice certa di poter passare le selezioni. Una volta davanti ai giudici, la donna mostra tutta la sua gioia nell’essere lì. Ma i commenti sarcastici iniziano subito, ed arrivano da Cowell che, dopo averle detto di sembrare “una piccola Demi Lovato”, le fa notare il lungo intro della canzone con cui ha deciso di esibirsi, per poi non riuscire a trattenere le risate quando la donna si mette a cantare.
“Mi piace la voce”, spiega la Rowland, dicendo che però non le è piaciuto il modo con cui sia stata “tirata fuori”. “Non credo che questo sia l’X Factor”, aggiunge la Lovato, mentre Cowell non le manda a dire:
“Sally, mi è stato appena detto che otto mila cani hanno cercato di entrare qui dentro. Non ho mai sentito nulla di simile, era come se stessi urlando la canzone”.
La donna ottiene quattro “no” e va a casa. A quanto pare, però, la ferita le fa ancora male, e così ha deciso di intentare una causa alle case di produzione dello show. “Gli accusati hanno intenzionalmente alterato la performance vocale della Hessnice, la reazione del pubblico e dei giudici in modo da ingannare il pubblico, in violazione dell’articolo 47 dell’U.S. Code, paragrafo 509, che proibisce l’uso di qualsiasi stratagemma con lo scopo di predisporre le conseguenze di un contest apparentemente in buona fede, con l’intento di ingannare il pubblico”, si legge nel reclamo depositato alla Corte di Cassazione di Los Angeles.
La donna avrebbe sofferto a causa della “vergogna, dell’umiliazione e dei sentimenti feriti”, ma anche per la “sua reputazione, che è vitale per la sua occupazione di cantante professionista”. Inoltre, la donna chiede che il video della sua esibizione sia rimosso da Youtube e da qualsiasi altro sito.
La Hessnice accusa poi gli impiegati della Blue Orbit Productions di averla costretta a firmare un contratto in cui dava il permesso all’utilizzo della sua immagine. “Il consenso del ricorrente è stato ottenuto con la durezza, con un’influenza non richiesta e con l’errore che gli accusati avessero il diritto di alterare la sua performance vocale per rappresentarla sotto una luce falsa e negativa”, si legge ancora.
Le case di produzione non hanno risposto al reclamo, ma se la Hessnice dovesse avere ragione, allora tutti i partecipanti ai talent show che sono stati derisi, presi in giro e la cui esibizione è servita a far ridere il pubblico potrebbero chiedere danni morali. Un’azione che, però, andrebbe contro il senso di questi programmi, in cui proprio la difficoltà di convincere anche i giudici più severi è una delle caratteristiche cercate dagli autori. Se si è sentita così offesa, la Hessnice può sempre provare a partecipare ad un altro talent.
[Via DeadlineHollywood]