X Factor – in attesa della finale, un giudizio alla giuria
X Factor non sarebbe X Factor se i giudici non avessero un ruolo di primo piano, come ampiamente dimostrato nel corso delle varie puntate. Sono loro che, più o meno a malincuore, decidono chi dovrà lasciare il programma; sono loro che discutono su chi abbia più potenzialità tra i vari concorrenti; sono loro che per
X Factor non sarebbe X Factor se i giudici non avessero un ruolo di primo piano, come ampiamente dimostrato nel corso delle varie puntate. Sono loro che, più o meno a malincuore, decidono chi dovrà lasciare il programma; sono loro che discutono su chi abbia più potenzialità tra i vari concorrenti; sono loro che per primi tifano, “sudano” e si impegnano per fare in modo che i propri eletti vengano apprezzati dal pubblico e arrivino in finale.
Nella versione italiana questo ruolo di punta della giuria è stato ampiamente rispettato grazie alla presenza di Mara Maionchi, Morgan e Simona Ventura. In vista della finalissima di martedì prossimo, proviamo a riassumere brevemente le peculiarità di ognuno (in rigoroso ordine alfabetico). A voi il compito di scegliere il vostro preferito, colui o colei che ha svolto al meglio il compito assegnato.
Mara Maionchi: veterana dell’ambiente musicale, con alle spalle 40 anni di carriera nel settore della produzione discografica, ha mostrato un carattere dalle mille sfaccettature. Estremamente diretta, energica, passionale, si è però saputa anche commuovere in più occasioni durante alcune esibizioni particolarmente azzeccate dei suoi pupilli. A tratti materna, a tratti rigida e “incazzosa”, Mara è una delle grandi sorprese di X Factor. Un vero peccato che, con il passare del tempo, si sia ammansita nei giudizi verso i concorrenti, perdendo quella grinta che l’aveva fatta entrare subito nelle grazie degli spettatori.
Morgan: chi lo conosceva prima del programma, aveva già avuto modo di apprezzarne l’estro e l’estrema cultura. Per altri ad X Factor Morgan è stata una vera e propria rivelazione. Testone, polemico, ma con un gusto musicale raffinatissimo ed una conoscenza storica a dir poco illimitata, il leader dei Bluvertigo può essere considerato la vera anima del programma, un Don Chisciotte pronto a lottare contro i mulini a vento del “popolare”, contro le mode americane che vorrebbero i cantanti “ricamare fioretti” con la voce. Con le sue mise originali e stravaganti, non ha risparmiato critiche ai colleghi della giuria e nemmeno al pubblico “dei telefonini”, a volte però attaccando esageratamente chi la pensava in modo diverso.
Simona Ventura: parecchie polemiche ha destato alla vigilia la sua partecipazione al programma in qualità di giudice. A chi la accusava di incompetenza in ambito musicale però, la Ventura ha sempre risposto che lei era lì per rappresentare il pubblico, i non addetti ai lavori che comprano i dischi. Col passare delle puntate Simona ha comunque mostrato un buon gusto musicale ed ha soprattutto dato dimostrazione di avere un “occhio” particolare verso cantanti e gruppi più televisivi, che potrebbero “spaccare”. Secondo Morgan, lei è la principale esponente della nazionalpopolarità e della sottocultura; secondo Simona, Morgan è uno snob che non si sa mettere in discussione.