X Factor 2023, Morgan: “Ho chiesto a Sky di devolvere metà del mio cachet ai ragazzi lgbtq+ rifiutati dalle famiglie”
Morgan devolverà metà cachet di X Factor 2023 alle associazioni lgbtq+ che accolgono i ragazzi rifiutati dalle proprie famiglie
Dopo le frasi discutibili che hanno fatto indignare la comunità lgbtq+, Morgan, nelle scorse ore, ha pubblicato un lungo post su Instagram, per far sentire le proprie ragioni. I fan di ‘X Factor‘, sui social, hanno chiesto a Sky di escluderlo dal programma per i fatti accaduti durante il concerto al Parco Archeologico di Selinunte dedicato a Franco Battiato.
La produzione ha deciso di confermare il giudice del talent, forse, convinta della buona fede del cantautore che, ancora una volta, sul web, ha voluto scusarsi con tutti quelli che si sono sentiti offesi durante l’evento live:
“In questi giorni ho voluto ricostruire quello che è successo ma non mi voglio assolutamente nascondere a giustificare e voglio ribadire quanto sia sbagliato quello che ho detto voglio che le mie scuse arrivino sincere, sentite, nitide e che arrivino a tutti perché so di aver ferito tante persone e le stanno anche i miei colleghi di ‘X Factor’ e a tutta la squadra che ci lavora. La frase che ho detto è la cosa più lontana da quella che è la mia identità di essere umano, voglio ribadirlo. Tutti sanno che non sono un omofobo ma questo non basta, non scusa, non giustifica. Non basta infatti dire che si usano modi di dire razzisti, omofobi o sessisti a cuor leggero, molto aldilà delle reali convinzioni e intenzioni”
Morgan devolve metà cachet di X Factor 2023 ai ragazzi gay
Per ottenere il perdono dei fan, il cantante ha preso una decisione molto onorevole, ovvero quello di donare metà del suo compenso artistico, per la partecipazione ad ‘X Factor’, ai ragazzi lgbtq+ allontanati dalle proprie famiglie per il proprio orientamento sessuale, l’identità di genere o il percorso di transizione:
“Bisogna cambiare questa cultura e questo lessico che persistono inconsciamente nel linguaggio di tanti e purtroppo, con mia sorpresa e dispiacere. Porto volentieri la stigmatizzazione pubblica di quanto accaduto e accetto la gogna mediatica se questo può servire a cambiare, almeno in parte, le cose. Ho fatto un errore per il quale mi sono scusato ma, che sia chiaro, non voglio cancellare, anzi voglio fare un gesto concreto che non lo faccia scomparire ma che lo trasformi in qualcosa di positivo è utile. Ho chiesto a Fremantle e Sky di devolvere metà del mio cachet di ‘X-Factor’ è una struttura di accoglienza per ragazzi rifiutati dalle famiglie di origine per il loro orientamento sessuale, l’identità di genere o perché hanno avviato un percorso di transizione. Ho pensato all’importanza di accogliere e questo concetto mi piacerebbe valesse anche per chi, come me, ha commesso un errore”.
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