Willie Peyote si scusa dopo le offese a Sanremo: “Sono una testa di caxxo, ho detto una minchiata” (VIDEO)
Willie Peyote: “Cercherò di farci attenzione, ma non sono certo di poter garantire di non dire più nessuna minchiata nella mia vita”
“Ci tenevo a mettere il punto su determinate questioni che sono venute negli ultimi giorni giorni, ho lasciato passare un attimo perché mi sembrava più opportuno essere lucido. Ci tengo a specificare che, però, con i diretti interessati mi sono già fatto vivo domenica mattina, appena sono stati resi pubblici i video del programma su Twitch, con alcuni ho già chiarito, con altri spero di farlo nei prossimi giorni. Ovviamente mi rendo conto che alcune frasi non sono propriamente delle uscite felici ed è quindi giusto che quando dici una minchiata la gente te lo faccia notare”. Iniziano così le stories Instagram con le quali Willie Peyote si è scusato per le frasi offensive rivolte ad alcuni colleghi cantanti in gara al Festival di Sanremo finito sabato scorso.
Willie Peyote, in particolare, aveva detto che “Francesco Renga ha cagato sul microfono” e che “a un certo punto sembrava Aiello“. Inoltre aveva definito ruffiana la scelta di Ermal Meta di portare sul palco del Teatro Ariston la cover di Caruso, proprio nel giorno della nascita di Lucio Dalla.
Frasi dalle quali Guglielmo Bruno – questo il nome all’anagrafe del cantante – prende le distanze, pur provando a contestualizzarle:
So di essere una testa di caxxo e di essermi lasciato sfuggire, tra l’altro con le parole peggiori possibili, determinati commenti che potevo risparmiarmi. Sono stati detti nell’ambito di un programma con amici, comici, che voleva commentare Sanremo con un fare piuttosto goliardico, come se fossimo a casa, per alleggerire un po’ la tensione del Festival visto da dentro e da fuori contemporaneamente. Però mi rendo conto che questo non vuole essere una giustificazione, più che altro contestualizzare la cosa.
Dopo aver ammesso che “talvolta il microfono dovrebbero spegnermelo“, il cantante ha detto che “cercherò di farci attenzione, ma non sono certo di poter garantire di non dire più nessuna minchiata nella mia vita“:
Quello che è giusto fare è assumersene le responsabilità come ho fatto e come cercherò di fare sempre. E quindi niente. Perdonatemi.
Insomma, perdoniamo e teniamoci pronti per la prossima… “minchiata” di Willie.