Domenica 25 gennaio 2015 su Italia 1 parte la nuova edizione di Wild – Oltrenatura, il programma di genere avventura condotto da Fiammetta Cicogna. Si tratta dell’ottava edizione del programma e già dalla precedente, andata in onda ad aprile 2014, alla conduttrice si è affiancato l’ex campione di basket Carlton Myers.
Il format resta invariato, ma nuove missioni vedranno impegnati in primis i due conduttori. In particolare la missione di Carlton sarà di incontrare grandi campioni dello sport italiano per raccontare e confrontare come il mondo dello sport si ispiri o riprenda quello animale. Così vedremo la nuotata del campione del mondo Filippo Magnini, paragonata a quella dei delfini, l’agilità della ginnasta e medaglia d’oro Vanessa Ferrari confrontata con quella dei lemuri; Marco Dovizioso in sella alla sua moto, in un faccia a faccia con i ghepardi, con l’aderenza delle loro zampe rispetto a quella dei pneumatici, la loro aerodinamica con quella della moto; e ancora gli animali e la loro vita in branco in un confronto con la Virtus Roma di basket o la potenza e l’irruenza del bisonte con “il bisonte” Clemente Russo.
Noi di Blogo, a pochi giorni dalla partenza della nuova stagione, abbiamo intervistato proprio Carlton Myers che ci ha raccontato la sua esperienza nel programma e le novità che lo riguarderanno.
Wild – Oltrenatura, Carlton Myers: l’intervista
Seconda stagione per te a Wild. Per uno che viene dal mondo dello sport professionistico, com’è stato il passaggio alla Tv? A tuo agio come in campo?
Diciamo che avevo già avuto una piccola esperienza verso la fine degli anni 90, seppur diversa dalla conduzione di un programma. Però visto che si tratta di una conduzione attiva, dinamica, dove c’è molta attività anche fisica, tutto sommato mi trovo abbastanza bene.
Nella scorsa edizione ti abbiamo visto nelle sabbie mobili, alle prese con serpenti. Cosa ti vedremo fare di “estremo” a Wild quest’anno?
Il format resta quello, con scalate, arrampicate lungo le pareti di una montagna, naufragi in mezzo al mare. Situazioni in cui mi trovo in realtà estreme e devo ascoltare per imparare e capire come ci si muove in quelle circostanze.
In queste situazioni “al limite” hai mai avuto paura di qualcosa o la presenza delle telecamere, in questo senso, ti ha dato maggiore sicurezza?
Allora, sono tutte situazioni in sicurezza. Però ci sono paure che devi anche superare. Ad esempio, se sei appeso a una corda a 20/25 metri d’altezza le telecamere non è che ti rassicurino. Perché se qualcosa va storto non sono certo le telecamere ad impedirlo. Grazie a Dio, e io sono credente e confido sempre nel Signore, è andato tutto bene. Ci sono state situazioni di disattenzione da parte mia che, fortunatamente, non hanno comportato nulla. Bisogna stare attenti, concentrati quando si compiono determinate attività.
I programmi di oggi si commentano quasi tutti attraverso i social network. Tu controlli i commenti sul programma?
No, non sono attento a questo aspetto.
Ci spieghi la tua nuova “mission” all’interno di Wild che ti porterà ad incontrare alcuni campioni dello sport come Filippo Magnini, Clemente Russo?
Si è voluto cercare di confrontare il mondo dello sport, attraverso questi grandi atleti, al mondo degli animali per trovare delle similitudini. Un esempio classico è quello di Magnini a paragone con un delfino. Accostamento, quindi, con questi meravigliosi esseri del regno animale. E’ un modo per incuriosire ulteriormente il telespettatore: già i documentari sugli animali piacciono ed incuriosiscono, se poi vengono arricchiti da sportivi di fama nazionale ed internazionale, penso possa essere un connubbio vincente.
Un commento sulla tua compagna di viaggio nonché veterana del programma Fiammetta Cicogna?
E’ una veterana, è all’ottava edizione. Ho solo da imparare: sicura, simpatica, gioviale e anche molto coraggiosa.
Oltre a Wild, ti vedresti in qualche altro programma?
Non ho particolari ambizioni in tal senso, in questo momento vivo alla giornata. Adesso sto facendo questo e mi va bene così. Poi faccio diverse cose, ho anche altri interessi lavorativi che porto avanti. Wild è una cosa carina, divertente, sobria, pulita , peraltro affine a quello che è il mio passato ed è tuttora il mio presente perché continuo a fare attività fisica tutti i giorni, è anche un modo per conoscere nuovi aspetti della natura che prima non conoscevo, quindi una forma di arricchimento. Poi se ci sarà una nuova edizione, si vedrà.
Quindi hai accettato Wild per queste caratteristiche. Un altro tipo di programma, ad esempio un reality, dunque non l’avresti mai accettato?
Si perché è una trasmissione sobria, in linea con il mio modo di vivere. Oggi sappiamo che tipo di impronta hanno i programmi televisivi. Un reality non l’avrei accettato.