Westworld, la violenza nella serie “è parte della soluzione, non è il problema”
Al PaleyFest il cast ed i creatori di Westworld hanno parlato dell’uso della violenza nella serie, delle musiche e del libero arbitrio di uno dei personaggi
La seconda stagione di Westworld è ancora lontana (andrà in onda sulla Hbo nel 2018), ma i fan delle serie tv remake dell’omonimo film degli anni Settanta hanno ancora in mente il finale della prima stagione ed alcune domande a proposito. Di questo si è parlato nei giorni scorsi al panel del PaleyFest, con i creatori dello show Jonathan Nolan e Lisa Joy, che hanno risposto ad un dubbio relativo al personaggio di Maeve (Thandie Newton).
-Attenzione: spoiler-
Nelle ultime scene della prima stagione, infatti, l’androide -che ha scoperto che ogni sua azione è stata programmata da qualcuno- decide di prendere il treno per lasciare il parco divertimenti. Ma il pensiero della figlia, ancora all’interno del parco, la spinge a scendere dal vagone e tornare nel parco per cercarla. “Si tratta della sua prima decisione di sempre”, ha rivelato Nolan. “Per me, è un momento molto emozionante di quell’episodio, perchè è la nascita del libero arbitrio”.
Parte del panel è stato dedicato proprio al personaggio di Maeve ed alla rappresentazione della violenza all’interno del telefilm. Per la Newton, da sempre attivista nei confronti dei diritti delle donne, questa serie tv le ha permesso di raccontare la violenza in modo differente:
“Quando abbiamo iniziato a promuovere lo show, e la gente aveva iniziato a vedere qualche scena, tutti si chiedevano se la violenza contro le donne sarebbe stata gratuita. E’ giusto pensarlo. Ed anche se ne eravamo tutti terrorizzati, perchè volevamo disperatamente restare coerenti con questo tema, sapevamo anche che questo era il punto, ovvero mostrare dove fossimo e capire che ci fosse una via d’uscita”.
Per l’attrice, quindi, la violenza mostrata nel telefilm non è fine a se stessa:
“Ero entusiasta di dove la serie tv sarebbe potuta andare -e di dove avrebbe potuto portare non noi attori, ma il pubblico. Ora siamo ad un bivio, e per me Westworld è parte della soluzione, non è il problema. Ho interpretato tanti ruoli, spesso ho dovuto lasciare dietro il mio attivismo. Devo solo fare l’attrice, fare ciò che devo fare, ma in Westworld ero attivista ogni singolo giorno che andavo a lavorare. Mi sono sentita parte della soluzione ogni giorno”.
Il panel ha permesso anche di discutere del ruolo delle musiche all’interno dello show, in cui numerosi brani sono stati riadattati per l’occasione. “A casa abbiamo una bambina, e passiamo molto tempo a guardare film per bambini”, ha spiegato la Joy commentando le musiche che potrebbero essere utilizzare nella seconda stagione, “un brano in particolare si è dimostrato essere incredibilmente d’ispirazione. Quindi ci potrebbe essere un adattamento di un brano innocente, che renderemo dark“.
Nolan, inoltre, ha ironizzato sul fatto che numerosi fan abbiano azzeccato nei commenti online i colpi di scena della prima stagione: “Su Reddit hanno appena scoperto il colpo di scena del terzo episodio, quindi lo stiamo cambiando”, ha scherzato l’autore. “Dà fastidio quando qualcuno azzecca il colpo di scena e lo scrive sui blog, ma la partecipazione del pubblico è gratificante, perchè se qualcuno li indovina vuol dire che hai fatto un buon lavoro. Non ci si può lamentare quando il pubblico partecipa alla serie. E’ gratificante -ma smettetela di farlo, per favore”.
Infine, Nolan ha negato che nella seconda stagione possa esserci un “Samurai World”, come si è accennato nel finale della prima stagione: “Ed Harris è l’Uomo in nero, non l’Uomo con un costume da samurai. I samurai non indossano cappelli”.