Volare, la fiction più vista dal 2005 (grazie anche all’effetto Sanremo)

Tv. Gioia in Rai. Tutti a “Volare”. Alla prossima…… twitter.com/giankaleone/st…

— Giancarlo Leone (@giankaleone) 20 febbraio 2013

Hanno di che festeggiare a Raiuno, come si vede dalla foto twittata dal direttore di rete Giancarlo Leone: “Volare-La grande storia di Domenico Modugno” si è rivelata non solo un successo negli ascolti a sè stante, ma è anche riuscita a diventare la fiction più vista dal 2005 ad oggi.

Era il 20 novembre di quell’anno, quando sempre Raiuno mandò in onda “Giovanni Paolo II” che, sull’onda dell’emozione dovuta alla scomparsa qualche mese prima del Papa, raccolse nella prima serata 10,1 milioni di persone (37,1% di share) e 12,4 milioni (44,1%) nella seconda.

Da allora, nessun fiction di nessun canale riuscì a raggiungere simili livelli. Fino a ieri, quando la seconda parte di “Volare-La grande storia di Domenico Modugno” ha raccolto 11,3 milioni di telespettatori (39% di share), a fronte dei 10 milioni (34,2%) della prima parte. Per trovare un’altra fiction che ha abbattuto il tetto dei dieci milioni bisogna andare al 2006, con la seconda parte di “Papa Luciani-Il sorriso di Dio”, vista da 10,2 milioni di telespettatori (37,8%), mentre “L’uomo che parlava con le aquile”, lo stesso anno, ne raccolse 10,1 milioni (38,4%).

Volare – La grande storia di Domenico Modugno


Il successo di “Volare” è quindi doppio: non solo per i numeri, ma anche per il fatto di aver raggiunto questi risultati senza tirare in mezzo Papi o Santi. La storia di Domenico Modugno, personaggio popolarissimo e capace di incuriosire i milioni di italiani che già conoscevano le sue canzoni, ha avuto un traino eccezionale a Sanremo, con lo stesso Beppe Fiorello al centro di un’interpretazione-assaggio di quanto abbiamo visto nei giorni scorsi.

Su “Volare” ci siamo già espressi: Fiorello si è dimostrato assai capace nella parte canora, non storpiando le canzoni di Modugno ma rendendo onore alla carriera dell’artista, sebbene ci sia stato qualche attimo di confusione nel vedere un attore come lui, senza trucchi particolari, interpretare un personaggio così popolare, anche visivamente parlando.

Senza fare collegamenti troppo assurdi, sembra lecito poter dire che “Volare” è l’ennesima conferma del successo di cui ha goduto il Festival di quest’anno. Non solo la presenza di Fiorello nella serata di martedì (e poi in giuria sabato) ha permesso alla fiction di avere una notevole pubblicità, ma a beneficiarne è stato anche lo stesso Fabio Fazio che, nella puntata di domenica di “Che tempo che fa”, ha raggiunto l’ascolto record di 5,8 milioni di telespettatori.

Un “effetto Sanremo” che forse nessuno si aspettava, e su cui pochi puntavano, che però ha insegnato alla Rai due lezioni. La prima è il reparto fiction può ancora regalare soddisfazioni, e quindi sarebbe il caso di valutare la possibilità di offrire al pubblico storie su cui si sia avuto il tempo di lavorare per bene. La seconda è che una buona collocazione di un prodotto, con una valorizzazione ad hoc, può ancora dare i suoi risultati.

Volare – La grande storia di Domenico Modugno