Viva RaiPlay!, seconda puntata: Fiorello sconsacra il Tg1 e conforma il suo show
Fiorello alla seconda puntata di Viva Rai Play inizia a mostrare la forma del suo, sempre suo, show.
La seconda puntata di Viva RaiPlay! inizia dal Tg1 anche questa sera: se ieri ha chiamato in causa Carrà e Achille Lauro, stasera ha coinvolto Francesco Giorgino, l’anchorman dell’edizione delle 20 del Tg1 in quella che sembra essere l’unica parte in diretta di questa anteprima televisiva.
Un balletto omaggio degli Urban Theory che compongono il logo del Tg1, quindi un ospite a sorpresa sul palco di Via Asiago 10: trattasi dello stesso Giorgino che parodia se stesso offrendo al pubblico la sua inedita versione di madrelingua pugliese. Non un imitatore, ma il vero Giorgino registrato in precedenza e sovrapposto, come la regia non nasconde, mostrando un’inquadratura di Fiorello in tuta accanto al Giorgino in borghese.
Un inserto davvero carino che sconsacra la liturgia del Tg1 (che pure ha offerto questa sera non proprio una delle sue migliori edizioni) e che coivolge quelli che solitamente sono i suoi sacerdoti.
Questa anteprima al Tg1, ormai consolidata come nota lo stesso Fiorello (“Visto che abbiamo solo 15 minuti non abbiamo una nostra anteprima, quindi la fate voi“), è finora la parte narrativamente più coerente e finita. Ed è anche il momento nel quale Fiorello può ancorarsi al live: e infatti inizia con un tocco di istituzionale serietà ricordando i Vigili del Fuoco scomparsi ad Alessandria, abbracciando le famiglie delle vittime e rivolgendo un pensiero a tutti i Vigili del Fuoco, partendo da quelli del Distaccamento Prati, loro vicini di casa.
Viva Rai Play, ospiti ed esibizioni seconda puntata (5 novembre 2019)
Se da un lato Fiorello sconsacra il Tg1, dall’altra ‘conforma’ il suo show. “Conforma” non è usato a caso: dà forma al suo spettacolo, dando davvero un assaggio di quello che sarà dopo l’orgia di spunti del debutto, e lo conforma secondo il suo stile. Uno show ‘conformista’ per gli standard di Fiorello, eccentrico per il resto della tv.
La seconda puntata è decisamente più ‘in forma’ e meno esaltante: dopo i fuochi d’artificio dell’esordio era prevedibile. Si inizia davvero a mostrare quel che sarà lo show sul web: si procede con più ordine, ma senza abbandonare gli assi portanti, come la Voice del Vertice Rai (sempre diversa e questa è una sciccheria), il commento del pupazzo Mollica in balconata, Biagio Antonacci fermo ai tornelli (scommettiamo ce la farà solo all’ultima puntata), il trio canoro, questa volta con Giorgia e Tommaso Paradiso ‘beccato’ tra il pubblico su Don’t Go Breaking My Heart. Per lui e l’ex leader dei TheGiornalisti anche un mash-up tra With or Without You e Completamente.
Se lo spunto ‘politico’ resta Renzi (il meno problematico nel panorama partitico attuale sul piano querele, interrogazioni parlamentari e flames indesiderati, oltre che per pubblicità ‘gratuita’), la miglior battuta è quella rivolta ad Angelo Teodoli, in studio: “Con gli ascolti di ieri si è salvato… resta con noi”, riferendosi all’imminente valzer di poltrone atteso ai vertici Rai.
C’è un omaggio ai lanci iperbolici stile Domenica Live, c’è un compiaciuto riferimento agli ascolti della prima, un qualche riferimento a qualche recensione stampa e finisce subito, ancor prima, davvero, che si possa entrare nel clima di festa che ieri, invece, era riuscito benissimo. Deposti i bengala ora si inizia a costruire, e ad abituarsi. Ma la diretta è un bene cui non bisogna rinunciare…