Home Notizie Viva Mogol, tanti ospiti ma poco ritmo (nonostante la musica) per l’omaggio al celebre autore

Viva Mogol, tanti ospiti ma poco ritmo (nonostante la musica) per l’omaggio al celebre autore

Viva Mogol diretta, su Rai Uno, sabato 24 settembre 2016, l’omaggio al celebre paroliere nella prima puntata dello speciale tv condotto da Massimo Giletti.

pubblicato 25 Settembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:04

Viva Mogol è l’omaggio al celebre paroliere-poeta della musica italiana che, nel corso della sua lunghissima carriera, ha collaborato con numerosi e diversi artisti, dando vita a vere e proprie pagine di musica indimenticabile. Nella memoria di tutti rimane l’indissolubile connubio con Lucio Battisti, definito irripetibile -a ragione- proprio nel corso di questa sera. L’intenzione era quella di una festa -come ribadito più volte- con artisti chiamati a celebrare e interpretare alcuni grandi classici del paroliere. Il risultato, però, non convince.

Molti artisti si sono esibiti sul palco, in queste tre lunghe ore e, se alcuni di loro hanno raccontato l’esperienza lavorativa con Mogol, altri -che probabilmente non hanno ricordi professionali o di vita vissuta col paroliere- hanno immediatamente salutato il Maestro, lasciato il palco e permesso di continuare la lunga chiacchierata che è stato l’elemento chiave di questo appuntamento. Meno fretta e più interazione -anche solo un paio di minuti- non avrebbe sicuramente spezzato il ritmo (soprattutto visto la lunga prima parte passata a chiacchierare con Terence Hill).

E il ritmo è un altro punto debole di questo speciale. Mogol ha composto canzoni bellissime, intense, emozionanti, e questa sensazione di poca immedesimazione nel vedere questo speciale, sembra quasi inspiegabile. Abbiamo scoperto qualcosa di curioso -un’ora è circa la media del tempo che impiega a scrivere un brano, Morandi ha rifiutato un suo pezzo e inizialmente i due si sono avvicinati per la medesima passione per il calcio- ma sicuramente Mogol, se ‘interrogato’ su certi legami con artisti, potrebbe raccontare molto, molto di più.

In questa tanto millantata festa, ci sono stati anche due argomenti che hanno appesantito il clima: la morte di Lucio Battisti e il suicidio di Luigi Tenco. Nel primo caso, c’è stao il collegamento con Antonio Del Santo, il medico che aveva in cura Battisti negli ultimi giorni di vita. Sotto richiesta è intervenuto per assicurare Mogol che Battisti aveva letto le parole che gli aveva voluto far recapitare.

“La lettera di cui ha parlato Mogol mi fu recapitata da una collega di un’altra divisione dell’ospedale San paolo dove Lucio era degente ed io ero medico. La cosa importante per Mogol era sapere che Lucio era cosciente e io ho recapitato personalmente la lettera a Lucio, ho chiesto a lui se volesse leggere il messaggio (…) Eravamo solo io e lui nella sua stanza, gli ho fatto sapere che avevo un messaggio da Mogol da dargli e lui mi ha chiesto la busta, l’ha aperta, ha letto il messaggio rapidamente e si è commosso, versando qualche lacrima”

Un’attenzione al privato che poteva essere evitato, soprattutto se così doloroso, nonostante siano passati anni. Un intervento da tv del dramma con il medico che rassicura e racconta ma che difficilmente consola.

L’altro passato, quello del suicidio di Luigi Tenco, tra teorie postume: “Io leggo nelle parole di Ciao amore ciao la sua intenzione di togliersi la vita”, “Io sono convinto che si sia trattato solo di una boutade”, “Lui era allegro e non cupo come raccontano”, “Non volevo che partecipasse a Sanremo quell’anno”. Ecco, forse era sufficiente questa frase, l’ultima, per affrontare in un’altra maniera con un’altra ottica, un tema difficile, poco chiaro e che non può essere discusso o risolto in poco tempo, verso la chiusura di una puntata.

Sprazzi di inchiesta che stonano in un programma dove la musica dovrebbe essere la vera protagonista (e il suo paroliere, lui e gli artisti con i quali ha collaborato).

  • 20.34

    Sta per iniziare la prima puntata di Viva Mogol. E noi siamo qui per commentare e seguire, insieme a voi, questo appuntamento. A fra poco!

  • 20.37

    Massimo Giletti, in nero, ricorda subito che domani ricomincia l’Arena. “Ma stasera facciamo una festa e diciamo subito Grazie Mogol”. Parla di documenti inediti bellissimi, del suo rapporto con Battisti, retroscena e storie.

  • 20.38

    520 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Ranieri, Morandi, Cocciante, Gino Paoli, Sangiorgi, Arisa, Patty Pravo, Nek, Gianna Nannini tra i nom dei cantanti che si esibiranno stasera. Pausa.

  • 20.42

    L’orchestra con i 50 elementi inizia subito a suonare al termine della pubblicità. Entra in scena Eros Ramazzotti. E nel ritornello, il pubblico accompagna il cantante nella sua performance.

  • 20.50

    Standing ovation durante l’esibizione. Giletti anticipa che tornerà più avanti.

  • 20.52

    I giardini di marzo racconta la storia di un ragazzino che si rifiutava di vendere i suoi libri usati, per via della sua timidezza. “Quel ragazzino timido che non aveva coraggio è diventato il poeta della canzone italiana”. Così viene descritto Mogol, al suo ingresso in studio.

  • 20.53

    Mogol ringrazia per gli applausi e loda Ramazzotti:” E’ stato molto bravo”. Viene mostrata una clip con Terence Hill che, come Mogol, ama andare a cavallo. “Chi cavalca meglio?” chiede Giletti. Mogol indica l’amico che entra in studio, applaudito.

  • 20.56

    “Terence ha gli occhi celesti, ma è celeste dentro, è buono, onesto”. Per Terence, Mogol è un uomo sincero, sensibile, un grande artista.

  • 21.00

    Mogol ricorda i bombardamenti a Milano. “La gente pregava, sentiva i fischi di queste bombe che cadevano”. A Carugo, con il padre, andava a prendere i gamberi d’acqua dolce nei ruscelli della Brianza.

  • 21.06

    Giuliano Sangiorgi in studio accompagnato dai “Bravo!” del pubblico, prima dell’inizio del live omaggio sotto le note di E penso a te.

  • 21.10

    Poi continua con uno dei brani più celebri del repertorio di Mogol, Il mio canto libero. Sempre bravo Giuliano, nulla da dire.

  • 21.14

    Mogol, da vero signore, si alza per complimentarsi.

  • 21.15

    Mogol ricorda di quando, a cavallo, è andato da Milano a Roma con lucio Battisti. Quest’ultimo non sapeva andare a cavallo. Risposta di Mogol? “E impari”. GENIO.

  • 21.17

    Ci hanno messo qualcosa come 24 giorni.

  • 21.18

    Terence Hill rivela che sta adesso vive e sta molto bene in Liguria. “Il senso della fiducia tra uomo e cavallo dovrebbe essere trasferito nel quotidiano tra gli esseri umani”: Mogol sa cosa pensa il cavallo quando sali: “Comando io o comanda lui?” In base a come il cavaliere si destreggia, capisce chi comanda.

  • 21.23

    Terence Hill ricorda l’amico scomparso, Bud Spencer. Inizialmente dovevano essere in tre, Terence arrivò per sostituire un attore che si era ferito a un piede.

  • 21.25

    Arriva Gianni Morandi che canta Canzoni Stonate.

  • 21.28

    Anche in questo caso, abbraccio tra Morandi e Mogol. Morandi, Giletti e Mogol lasciano Terence Hill e si trasferiscono in centro studio.

  • 21.29

    I primi incontri tra Mogol e Morandi è iniziato per la passione comune per il calcio e per convincerlo a giocare. Il rapporto con la musica è nato solo dopo.

  • 21.31

    Canzoni stonate la scrisse alle 6.30 di mattina. io, a quell’ora, faccio fatica a ricordarmi il mio nome.

  • 21.34

    Morandi attacca Marinaio. Poi si gira verso Mogol. “Ti ricordi come faceva? ” “Non mi ricordo più niente”

  • 21.36

    Massimo Giletti anticipa che, la prossima settimana, ci sarà anche Gianni Bella. E Gianni accenna La mia nemica amatissima.

  • 21.38

    Morandi riprende a cantare “Vita”. E Giletti se la canta.

  • 21.40

    La prima cosa bella è stata rifiutata da Gianni Morandi. Gianni come hai potuto?!?

  • 21.42

    Morandi va a recuperare Terence Hill e gli chiede quali canzoni di Giulio ami particolarmente. Lui cita Acqua azzurra Acqua chiara e Io non so parlare d’amore (accennata da Morandi).

  • 21.43

    Siparietto scritto. “Questa canzone sicuramente non l’ha scritta Mogol ed è tua! Una lacrima sul viso”. Anche se è di Bobby Solo, Morandi la ricanta. E Giletti indica Mogol: “L’ha scritta lui!”.

  • 21.47

    Bagno di folla per Terence Hill Gianni Morandi durante la loro uscita.

  • 21.48

    E’ il momento di Insieme, interpretata da Nina Zilli.

  • 21.51

    Giletti: “Io sogno anche solo guardando lei!” esclama prima di salutare la cantante.

  • 21.57

    Massimo Ranieri sul palco per La voce del silenzio,, scritta da Mogol e Paolo Limiti.

  • 22.01

    “Dobbiamo ritenerci fortunati e privilegiati nel poter cantare queste poesie”.

  • 22.03

    Ricorda i tempi con Battisti al Cantagiro quando, dietro il palco, chiedeva:” Chi è in testa, il napoletano?”. Sì. Lui era in gara con Acqua azzurra, Acqua Chiara. Massimo cantava Rose Rosse. Nel Cantagiro, durante il finale arrivò Battisti. Quando vince Ranieri, ci furono “applausi e fischi”.

  • 22.06

    Arriva Nek per cantare Io non so parlar d’amore, già accennata prima da Morandi.

  • 22.10

    Dopo l’esibizione, saluto rapido a Nek.

  • 22.12

    Mogol ricorda il periodo della malattia di Lucio. Il dottor Del Santo, in collegamento, parla di quel periodo terribile. “La lettera di cui ha parlato Mogol mi fu recapitata da una collega di un’altra divisione dell’ospedale San paolo dove Lucio era degente ed io ero medico. La cosa importante per Mogol era sapere che Lucio era cosciente e io ho recapitato personalmente la lettera a Lucio, ho chiesto a lui se volesse leggere il messaggio…” Giletti chiede di ricorda quegli attimi:” Eravamo solo io e lui nella sua stanza, gli ho fatto sapere che avevo un messaggio da mogol da dargli e lui mi ha chiesto la busta, l’ha aperta, ha letto il messaggio rapidamente e si p commosso, versando qualche lacrima”.

  • 22.17

    “Caro Lucio, l’ultima volta che ci siamo visti…” inizia così la lettera pubblica riletta da Claudio Santamaria e scritta da Adriano Celentano.

  • 22.21

    Loredana Bertè, sul palco, canta L’arcobaleno.

  • 22.27

    Nessuno sembrava pronto a confrontarsi con Pensieri e parole. “Poi però abbiamo avuto la fortuna di incrociare un artista di grandissimo livello”. Sul palco Riccardo Cocciante.

  • 22.32

    Standing ovation del pubblico e abbraccio tra Cocciante e Mogol “Un omaggio a Lucio e me grandissimo”.

  • 22.34

    Sul palco è il momento di Arisa con Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi…

  • 22.40

    Rita Pavone, sempre energica e potete, si esibisce con Eppur mi son scordato di te. “Lucio lo considero un po’ un livello altissimo della musica pop, anticipava i tempi con i suoni, la musicalità, il binomio Mogol Battisti credo sia irripetibile”.

  • 22.44

    Subito dopo è il momento de L’immensità, altro capolavoro. Nel finale torna Morandi per un rapido duetto.

  • 22.54

    Torna Ramazzotti sul palco che rivela di aver seguito il consiglio di Mogol e di aver cantato con l’anima: “Lui era un ragazzino sperso.. adesso si è ritrovato!” ricorda Mogol, affettuosamente.

  • 22.59

    Eros canta Sbandando, presente nel suo ultimo disco Perfetto, scritta proprio da Mogol.

  • 23.04

    E’ il momento di Impressioni di settembre “Ho costruito una casa a circa 300 metri dalla superstrada. C’erano questi prati, questo cavallo di cui parlo era solo… ho avuto questa sensazione di questa mattina con la rugiada… e poi ho visto questo cavallo che è fuggito. Non ero vicino ma ho immaginato di esserlo”. La media della composizione delle sue canzoni? Un’ora.

  • 23.05

    A cantarla è Franco Battiato.

  • 23.10

    Massimo Ranieri canta Io vivrò (Senza te). Meravigliosa e senza tempo.

  • 23.15

    Si cambia registro con Edoardo Bennato: Il tempo di morire.

  • 23.22

    Gino Castaldo, critico, è ospite di Giletti. E il presentatore annuncia la canzone manifesto di Mogol. Castaldo: “Ci vuole coraggio”. Simone Cristicchi canta Emozioni.

  • 23.26

    E con un nuovo look, tra le altre cose.

  • 23.36

    Gino Paoli entrano in scena subito dopo la pausa. Abbraccio e si siede tra i due. “Ci conosciamo da anni”. Mogol: “Il cielo in una stanza sono stata io a cantarla a Mina ma lei mi ha detto che facevo schifo a canrlaa”. E così le ha portato Gino Paoli.

  • 23.39

    Mogol ricorda che non voleva che Tenco andasse a cantare a Sanremo: “Gli dissi che non doveva andare a Sanremo quell’anno”. Gino: “Era divertente, Luigi, ma fragile”

  • 23.42

    “E’ come se in quelle parole di Ciao Amore Ciao, leggo il segno della sua fragilità e del suo desiderio di dire addio alla vit” sentenzia Giletti. E fa ascoltare un pezzo del brano “Ascoltate con attenzione”.

  • 23.44

    Mogol: “Lui ha voluto fare una canzone per Sanremo”. Paoli: “Non era questo il testo originale”. Mogol: “Quella storia io l’ho vissuta, quando poi sono andato al suo funerale, c’erano una decina di persone… Oltre a me e Gin ci saranno state 8 o 9 persone, è stata una cosa dolorosissima”. Giletti “Perché non c’era nessuno?”.

  • 23.47

    Gino Paoli pensa che abbia fatto una boutade e che Dalida fosse lì. Una sua teoria. “Non era un ragazzo depresso, eravamo tutti dei casinisti come quei ragazzi di quell’età, la leggenda di Luigi cupo e depresso non è vero, io ero là”

  • 23.49

    Gino canta Se stasera sono qui.

  • 23.53

    Termina qui questa prima puntata dedicata a Mogol: “Grande, eroico pubblico”. E Giletti, ancora una volta, ricorda che domani inizia l’Arena.

Viva Mogol va in onda questa sera, sabato 24 settembre 2016, dalle 20.35, su Rai Uno, condotto da Massimo Giletti. Si tratta della prima puntata -la prossima andrà in onda il 1 ottobre- incentrata sulla grande carriera del celebre paroliere.

Tutta la comunità della musica si raduna intorno a Mogol, per festeggiarlo in occasione del suo compleanno. Massimo Giletti racconterà la storia dell’uomo e dell’artista che, come nessuno, ha saputo dar voce alle emozioni degli italiani. Mogol, nelle sue parole, la nostra vita. 100 artisti sul palco, la band e l’orchestra.

Noi di TvBlog seguiremo insieme a voi l’appuntamento, a partire dalla 20.35, dopo il Tg1.
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Viva Mogol, Sabato 24 settembre 2016 | Anticipazioni | Ospiti

Nei due speciali dedicati a Mogol si ascolteranno le grandi canzoni scritte insieme a Lucio Battisti e tutte le altre e al suo fianco ci saranno Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Giuliano Sangiorgi, Riccardo Cocciante, Gianna Nannini E Ancora Nina Zilli, Massimo Ranieri, Nek, Franco Battiato, Francesca Michielin, Patty Pravo, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Mario Lavezzi, Arisa, Loredana Berte’, Noemi, Rita Pavone, Simone Cristicchi, Tony Renis, Lola Ponce, Jack Savoretti, Bobby Solo, Francesco Gabbani, Marcella Bella, Gianni Bella, Maurizio Vandelli (Equipe 84), Shel Shapiro (Rokes), Luca Barbarossa, Edoardo Bennato. Alle serate parteciperanno anche Luca e Paolo, Catherine Spaak, ed eccezionalmente, Raoul Bova e Terence Hill.

Viva Mogol, Sabato 24 settembre 2016 | Dove seguire la diretta

Il programma andrà in onda su Rai Uno a partire dalle 20.35, in prima serata su Rai Uno. Sarà possibile seguirlo, volendo, anche in streaming e, ovviamente, con il nostro puntialissimo liveblogging, minuto per minuto.

Viva Mogol, Sabato 24 settembre 2016 | Second Screen

Sarà possibile commentare il programma, su Twitter, con l’hashtag ufficiale #VivaMogol.