Home Domenica Live Vittorio Sgarbi squalificato da Domenica Cinque. E Facebook porta avanti la sua campagna anti-D’Urso

Vittorio Sgarbi squalificato da Domenica Cinque. E Facebook porta avanti la sua campagna anti-D’Urso

Le mille facce di Barbara D’Urso Vittorio Sgarbi ha interpretato lo stato d’animo di tanti telespettatori, colpendo alla radice il sempre più esasperato egocentrismo di Barbara D’Urso. La sua conduzione, sempre più stucchevole e fintamente populista, è stata messa in discussione dall’opinionista sul trespolo nell’ultima Domenica Cinque, con una sfuriata che gli è costata –

pubblicato 5 Febbraio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:47

Le mille facce di Barbara D’Urso
Le mille facce di Barbara D'Urso
Le mille facce di Barbara D'Urso
Le mille facce di Barbara D'Urso
Le mille facce di Barbara D'Urso Vittorio Sgarbi ha interpretato lo stato d’animo di tanti telespettatori, colpendo alla radice il sempre più esasperato egocentrismo di Barbara D’Urso. La sua conduzione, sempre più stucchevole e fintamente populista, è stata messa in discussione dall’opinionista sul trespolo nell’ultima Domenica Cinque, con una sfuriata che gli è costata – stando quanto pubblicato da Il Giornale – una sospensione per due domeniche da parte della direzione di Canale 5.

Peccato che l’intera rete la pensi come Sgarbi, visto che è nata una vera e propria campagna virtuale anti-D’Urso. Su Facebook ha quasi 4000 iscritti il gruppo “Per chi odia la faccia che si mette Barbara D’Urso quando ascolta le tragedie”, che ha generato da una sua costola l’altrettanto gruppo di dissenso, “Mi dissocio da quello che dici”, altra frase fatta della conduttrice messa alla berlina, e il fanclub-parodia dello sguardo contrito. Ormai gli utenti si divertono a collezionare le espressioni più “cult” della retorica d’ursiana, sino a dar vita a gallery esilaranti come la nostra, che mescolano le più volubili espressioni facciali della – non a caso – attrice.

Il che è bislacco, come dice sempre Barbara, visto che sino a un anno fa il suo indice di gradimento era alle stelle e noi stessi blogger la riempivamo di elogi. Non sarà che la Domenica (Cinque) le ha proprio dato alla testa? O la maledizione di Paola Perego, la più odiata sino all’anno scorso proprio in quanto trash-regina domenicale, si è compiuta?


Peccato che a dar spunto alla rissa, domenica scorsa, sia stata una vicenda tragicissima, di cui si è occupato – invece – con molta professionalità il giovane giornalista Simone Toscano, ovvero il crollo di una palazzina a Favara che è costata la vita a due sorelle.

La D’Urso era intervenuta incalzando il sindaco, e chiedendo come fosse possibile che in nove anni le case popolari promesse non siano mai state consegnate. Appello condivisibilisimo, se solo la D’Urso non avesse esagerato con il solito patetismo da Actor’s Studio, che ha fatto andare su tutte le furie Sgarbi, piuttosto ferrato sull’argomento in quanto sindaco dimissionario di Salemi:

“Piantala con questa facile retorica. Non approfittare del lavoro degli altri per piagnucolare. Cosa c’entra la dignità? Se vuoi fare un dibattito serio non puoi prendertela col sindaco che vorrebbe darle le case, ma non ci riesce. C’entra lo stato, la regione, la burocrazia che nel nostro Paese è un cancro. A che titolo parli, quando non sei neanche giornalista?”

La D’Urso, a questo punto, si è tradita, usando il verbo “fare” al posto del verbo essere, quasi che il suo sia un ruolo ben preciso che ormai questo tipo di programmi impone di rivestire, magari per ammiccare alle massaie e farti vedere come una di loro:

“Ti invito ad avere educazione e a non aggredirmi. Io qui faccio la donna madre di figli”

Grande, Sgarbi, come al solito, nel ribattere:

“Le vere mamme stanno a casa. Smettila”.

Mentre le intemperanze di Sgarbi, stavolta, erano assolutamente legittime e il suo contributo si è rivelato illuminante e realistico, il pubblico non tollera che la condotta della D’Urso continui a essere non solo impunita, ma anche sin troppo spalleggiata da Videonews e dai vertici Mediaset. In passato altre conduttrici e conduttori hanno pagato per essersi assunti la responsabilità di essere trash, occupandosi di argomenti ben più frivoli.

Perché questa compartecipazione farlocca e ostentata sino all’eccesso deve portare un ospite che la contraddice alla squalifica? Non trovate anche voi che Sgarbi sia stato punito più per essere andato contro la conduttrice, visto che stavolta Mediaset ha agito senza particolari sollecitazioni esterne?

Le mille facce di Barbara D'Urso

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