Home Notizie Vittorio Feltri: “Quando vedo i bambini di Ti lascio una canzone, mi viene voglia di sparare”. Ma la provocazione è giusta…

Vittorio Feltri: “Quando vedo i bambini di Ti lascio una canzone, mi viene voglia di sparare”. Ma la provocazione è giusta…

Il giornalista e scrittore è stato intervistato da TeleBari.

pubblicato 17 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:18

Vittorio Feltri, se ogni tanto non ne spara una delle sue, non è soddisfatto anche se in quest’occasione il giornalista e scrittore si è reso portavoce di un pensiero che potrebbe accomunare molti più telespettatori di quanto si pensi. Feltri, ovviamente, ha svolto questo compito a modo suo e con il suo stile tutt’altro che pacato e misurato e anche in questo caso, quindi, le polemiche non tarderanno ad arrivare.

Vittorio Feltri è intervenuto a TeleBari, dove ha concesso un’intervista per parlare del suo ultimo libro dal titolo Buoni e Cattivi. Interrogato riguardo il personaggio attualmente più influente nel nostro paese, Feltri ha poi spostato abilmente il discorso sulla televisione, lamentandosi della ripetitività di certi programmi. Queste sono state le sue dichiarazioni:

E’ troppo facile rispondere. E’ Bergoglio. Papa Francesco. Io ogni volta che accendo la tv o vedo Papa Francesco, o vedo i cuochi, o vedo Renzi o quei nanetti orrendi, quei bambini che cantano che sono diretti dalla signora Clerici, trovo tutto abbastanza stucchevole, nulla di personale, non ce l’ho con le persone ma se la tv ci deve ammorbare con le stesse facce che dicono sempre le stesse cose, è vero che la banalità richiede coraggio ma a forza di banalità si sbadiglia. Non ne posso più, adesso arrivano i Mondiali e io sono molto contento così almeno vediamo un po’ di calcio e non solo delle lingue che servono solo a dare aria ai denti.

A questo punto, scopriamo, senza sforzarci troppo, che Feltri non gradisce Ti lascio una canzone, il baby-talent show canoro condotto da Antonella Clerici. Il conduttore di TeleBari decide, quindi, di impuntarsi proprio su quest’argomento e Feltri, come già spesso gli è capitato, non ha problemi a lasciarsi andare:

Io penso che i bambini dello Zecchino d’Oro intenerissero, questi che scimmiottano gli adulti rompono i cog*ioni, già ce li rompono abbastanza quelli veri, ci mancano solo quelli finti piccoli miniaturizzati, io non li reggo, mi viene voglia di sparare. Come diceva un sincero democratico, mi viene voglia di mettere la mano alla fondina. Siamo alla finzione esasperata, questo un po’ infastidisce, già i bambini rompono le scatole, parliamoci chiaro, i bambini e i cani annoiano dopo un po’, se poi cantano anche, preferisco quelli che abbaiano.

Come già scritto, Feltri ha espresso la sua personalissima opinione riguardo un argomento giusto che non viene mai trattato abbastanza e che spesso viene definito un finto problema: la rappresentazione forzatamente “adulta” dei bambini in televisione.

La colpa, ovviamente, non è da additare ai bambini ma a chi decide di portarli in televisione, proponendoli esattamente come adulti in miniatura.

La provocazione di Feltri, quindi, in questo caso ha ragion d’essere.

Le provocazioni, in fondo, se fatte bene, servono proprio a questo, a scoperchiare un problema e a parlare di un determinato argomento sul quale spesso si fa finta di nulla.

Foto | © Getty Images