Vite in apnea, i fidanzatini Giulia e Samuele e il nonno sprint. Su La5 la meglio gioventù Mediaset?
Il nuovo docu-reality di La5 sconvolge per quanto è educativo
Ma la generalista Mediaset non è quella che ha sempre fatto dei giovani belli e dannati il suo target commerciale? Dopo anni di corteggiamenti sguaiati, di sveltine consumate in diretta, di disagi giovanili su cui speculava Lucignolo ci voleva la tv digitale per raccontare la meglio gioventù, quella dei sentimenti autentici.
Lo fa Vite in apnea tra una vasca e l’altra. Lo fa perché può permetterselo, nel senso che la normalità in tv annoia e ti fa cambiare canale, però serve a ripulirsi l’immagine.
Il nuovo factual di La5, ancora di più delle Ginnaste e dei Calciatori di Mtv, racconta ragazzi puliti, che esprimono in maniera pura i propri sentimenti.
Prendiamo i giovani nuotatori Giulia Canepa e Samuele Bianchino, il cui amore innocente viene raccontato in maniera delicatissima. Prima della gara di lui la fidanzatina, monopolizzando tutta la sua famiglia, gli prepara un cartellone di incoraggiamento. E lui reagisce commosso in un confessionale:
“Mi aveva preparato un biglietto con scritto forza, grinta e volontà. Lo portò sempre durante le gare, per darmi la carica giusta pensando a lei. La prima cosa di lei che mi ha colpito la semplicità, perché lei è pazza, ma allo stesso tempo è dolce, è bella. Mi piace così com’è”.
Vi rendete conto? Non siamo su Tv2000, ma su La5, pronta a celebrare i valori della famiglia e della semplicità e a raccontare ragazzi perbene anziché ribelli. Il tutto senza una post-produzione “invasiva” e con una sola nobilissima metafora, quella di un agonismo sportivo sano.
Quel che poi, a un certo punto, ha colpito l’attenzione di chi scrive è lo sbarco nel racconto del”nonno sprint”. Il nonno di Giulia, all’età di 83 anni, è stato presentato come un supersportivo, essendo un ex calciatore di rugby.
Le telecamere di Vite in apnea hanno immortalato la sua guida gagliarda, con tanto di accompagnamento musicale lirico (Il flauto magico), che rilassa la nipote prima delle sue gare. Altra scena toccante quella del nonno che ha preso in simpatia il fidanzato della nipote, sostenendolo insieme a lei durante la gara.
A recitare la morale di questa storia così stranamente rassicurante è il primatista mondiale di apnea, nonché allenatore del programma, Umberto Pelizzari:
“Questi anni di vita trascorsi insieme, in piscina e fuori, questi ragazzi se li ricorderanno per sempre, soprattutto per quelle situazioni di amicizia, di affetto e di complicità che si vengono a creare dopo le ore di stress e fatica trascorse in acqua”.
Tutto questo è tanto edificante quanto poco televisivo. Ma, magari, Mediaset fa volutamente di necessità virtù, della serie che coi pochi soldi che hanno per le digitali si comprano le indulgenze.