Giorgio Lopez è morto, addio alla voce del dr. Nowzaradan di Vite al Limite
E’ scomparso Giorgio Lopez, attore e doppiatore italiano: tra le sue ultime voci quella del dr. Nowzaradan in Vite al Limite.
Gli appassionati di Vite al Limite sono di certo affezionati alla sua voce: è morto all’alba di questo martedì 10 agosto 2021 all’età di 74 anni l’attore e regista Giorgio Lopez, fratello di Massimo e noto al grande pubblico per la sua ricca carriera di doppiatore. Tra gli attori d’oltreoceano che sono stati portati al successo in Italia grazie alla sua voce ci sono Danny De Vito, che è riuscito a caratterizzare rendendo di fatto la mimica dell’attore tutt’uno con la sua voce italiana, e Dustin Hoffman, ereditato da un altro grandissimo doppiatore come Ferruccio Amendola. Tra i personaggi più iconici nella sua carriera – e nell’immaginario dei ragazzi degli anni ’80 – c’è anche il maestro Miyagi (interpretato da Pat Morita) nella saga di Karate Kid.
Ma Giorgio Lopez è stata la voce anche di serie tv e programmi di successo. Tra questi il più recente – e anche il più popolare – è stato senza dubbio Vite al limite, insieme allo spin-off Vite al limite… e poi per le quali ha dato carattere e spessore al protagonista, il dottor Nowzaradan. Non a caso tra i primi ad omaggiarlo e a ricordarlo c’è stata Real Time, che ha dedicato all’attore un ricordo sui propri social.
Ma l’omaggio ovviamente più addolorato e toccante è quello del fratello minore Massimo, che ha affidato a un video su Facebook il suo saluto a Giorgio: un modo per celebrarlo e farlo ricordare come si deve anche dal pubblico che lo ha seguito per anni.
“E’ andato via un grande artista, una grande mente, un filosofo, un saggio. Ma lui non si è spento, il suo spirito è forte, rimane e rimarrà per sempre. Mi ha insegnato tantissimo, mi ha dato il coraggio di fare questo mestiere e quindi ce l’ho sempre con me qui nel cuore”
dice Massimo Lopez, con lo sguardo protetto da un paio di occhiali da sole. E infine il saluto, non un addio:
“Ciao Giorgio, ti voglio bene”.
Non possiamo che unirci nell’abbraccio alla famiglia di Giorgio Lopez.