Vira Carbone a TvBlog: “In tv mi piacerebbe crescere ancora di più: ho progetti ambiziosi”
Domani sera arriva in seconda serata su Rai 1 una nuova edizione di La vita è meravigliosa. Intervista a Vira Carbone
Rivendica di portare la salute in tv con il sorriso ed effettivamente è quello che fa da ormai dieci anni con Buongiorno Benessere. Vira Carbone domani sera parte in seconda serata su Rai 1, dopo Ballando con le Stelle, con una nuova edizione di La vita è meravigliosa. Quattro nuove puntate per portare anche al sabato sera i temi affrontati da ormai diverso tempo nel programma che l’ha consacrata definitivamente come volto televisivo. Diversi, però, sono gli elementi che contraddistinguono la trasmissione di seconda serata da Buongiorno Benessere.
Lo definisce un programma di salute “in abito lungo e paillettes”. Come descriverebbe La vita è meravigliosa?
È un programma in cui si raccontano le meraviglie della medicina attraverso i medici più amati di Buongiorno Benessere. Con loro cerchiamo di fare uno spazio di bella medicina divulgativa. Ai medici si alterneranno poi le esibizioni di cantanti e le interviste a personaggi del mondo dello spettacolo. Con questi ultimi cercheremo di toccare delle corde magari fino a quel momento poco esplorate in altri contesti. Infine io in ogni puntata farò un ballo: in questa nuova edizione sarò accompagnata da Andrea Evangelista. Con lui ballo anche durante il resto dell’anno.
Andrete in onda dopo Ballando con le Stelle. Da guida tv dovreste partire all’1:10. La preoccupa l’idea che l’orario di inizio puntata possa slittare ulteriormente avanti?
Mi fa molto piacere partire dopo Ballando con le Stelle perché, a qualsiasi ora lo faccia, mi cederebbe comunque la linea Milly Carlucci, la regina incontrastata della televisione italiana. Per me è un grande onore andare in onda dopo di lei.
In ogni puntata di La vita è meravigliosa proporrà una coreografia diversa. In un programma che vira verso l’intrattenimento vuole mostrare un’altra parte di sé?
In realtà mi mosto per come sono realmente. Io sono una persona molto solare e poliedrica. In La vita è meravigliosa ho portato le mie due diverse anime: da una parte la medicina, che rappresenta l’impegno e la precisione estrema che metto nel lavoro che faccio, e dall’altra il ballo, i cantanti, i lustrini e le paillettes. Non faccio La vita è meravigliosa per scrollarmi di dosso la medicina, ma per fare un programma ancora più simile a me.
Non è interessata quindi a confrontarsi con altri generi televisivi?
Io nasco come inviata di Porta a Porta, ma poi ho condotto serate, premi, eventi musicali. Quando sei una persona preparata e sei giornalista professionista, può risultare difficile fare le cose più serie, ma ti viene semplice fare altre cose, soprattutto se hai un animo portato alla leggerezza. A me piacerebbe fare anche altro e ho progetti ambiziosi e inaspettati. Spero di crescere ancora di più.
Avrebbe già dei progetti nel cassetto pronti da proporre a qualche dirigente?
Da dieci anni ciò che conduco è ideato da me: Buongiorno Benessere e La vita è meravigliosa li ho scritti io. Non mancherò di proporre altro appena avrò tempo di scrivere.
Visto che a La vita è meravigliosa si confronterà con il ballo e che fa lezioni anche durante il resto dell’anno, le piacerebbe partecipare come concorrente a Ballando con le Stelle?
Non mi pongo mai limiti, quindi qualora dovesse arrivare questa offerta sarei felice di valutarla. Finora Milly non me l’ha mai chiesto e magari non ci pensa proprio.
Non cade dunque nel tranello di autocandidarsi.
Non mi permetterei mai di farlo. So benissimo che una persona come Milly non ha bisogno di autocandidature. Sa bene chi scegliere e lo dimostrano anche gli ascolti di questa edizione.
Domani sera però lei sarà fra il pubblico presente all’Auditorium del Foro Italico.
Sì domani sera sarò lì, proprio perché dopo Ballando parte La vita è meravigliosa. Mi godrò lo spettacolo dal vivo. Da casa non perdo mai neanche una puntata: è uno show meraviglioso.
La sua conduzione all’interno di Buongiorno Benessere è volta ad alleggerire i temi trattati e a presentarli con semplicità. A garantire professionalità e competenza sono i dottori e gli esperti coinvolti. Questa è la ricetta per essere credibili?
Sono diventata avvocato molto giovane perché in famiglia avevamo uno studio legale molto importante. Nel frattempo lavoravo per le tv locali e sono diventata prima giornalista pubblicista e poi professionista. I miei titoli di studio li porto dentro, fuori voglio mostrare la mia parte goliardica e allegra. Nutro però una grande passione per questo mestiere perché mi consente di fare servizio pubblico allo stato puro. Con l’attenzione e la rigidità che mettiamo nella scelta dei professionisti da portare in onda, aiutiamo molte persone che in tante parti d’Italia sono senza informazioni e punti di riferimento. Giro per gli ospedali e sono abbonata alle principali riviste scientifiche internazionali perché la scienza medica è in continua evoluzione. Il nostro dovere è quello di essere informati. Quando è possibile indirizziamo poi i telespettatori che ci contattano quando hanno un problema. Saper di aver salvato una bambina indicando ai suoi genitori una struttura da raggiungere, dove l’avrebbero operata dopo 36 ore, mi rende davvero felice. È una felicità che non ha nulla a che vedere con la gioia prodotta dal 20% di share che possiamo arrivare a fare con una puntata perché quella è una felicità che resta.
Dalla scorsa stagione televisiva va in onda su Rai 1 alla domenica mattina Check Up. Le è dispiaciuto che non abbiano pensato di raddoppiare Buongiorno Benessere? Fino a qualche anno fa diceva che le sarebbe piaciuto un doppio appuntamento settimanale.
Check Up è un programma completamente diverso e non c’è quindi sovrapposizione. In un palinsesto grande c’è spazio per tutti. In Rai siamo una grande famiglia, dove siamo tutti in perfetto accordo e armonia.
Non ha dunque sofferto la scelta di vedere collocato su Rai 1 un altro programma che si occupa di medicina e non vedere premiato il suo?
Chi sono io per contestare delle scelte dirigenziali? Sono, poi, per l’assoluta collaborazione in azienda.
Si descrive sempre come una professionista dedita al prodotto e poco interessata ad andare a bussare alle porte dei piani alti di viale Mazzini. Se dovesse incontrare in questo momento un dirigente Rai in un corridoio, cosa gli chiederebbe?
Innanzitutto lo ringrazierei per la possibilità di andare in onda con la massima libertà, che ci è concessa perché si conosce la serietà con cui lavoriamo. Poi gli direi che ho un altro progetto nel cassetto. Qual è? Non si sa.