Vira Carbone a TvBlog: “Buongiorno Benessere confermato? Mi pare scontato. Il telefonino che squillò da Diaco? Dopo quella volta non me lo porto più dietro…”
Vira Carbone si racconta a TvBlog: “Buongiorno Benessere, il servizio pubblico, mia figlia, quell’incidente da Diaco e il mio rapporto con i vertici Rai”
“La mia continua fonte di ispirazione è mio padre. Da lui ho imparato a dare più che a ricevere, ad essere onesta e precisa. Il fine ultimo di Buongiorno Benessere è aiutare chi chiede aiuto perché sta male. Quando ci si ritrova alle prese con una malattia non sempre si riesce a mantenere la lucidità. Se mi chiami, se mi mandi una mail, io ti rispondo, ti aiuto. Sempre nel rispetto dei professionisti della medicina e della tua privacy. Questo è servizio pubblico“. Vira Carbone parlando con TvBlog non nasconde affatto l’orgoglio di essere un volto del servizio pubblico. Dopo essere stata, per cinque anni, inviata di Porta a Porta di Bruno Vespa, ha condotto trasmissioni come Sabato, domenica &, alcune edizioni di Musicultura e dal 2014 è autrice e padrona di casa di Buongiorno Benessere, la trasmissione in onda ogni sabato mattina su Rai1, in cui si occupa di medicina e salute:
La stagione che sta per finire è stata bellissima, abbiamo avuto una media del 20% di share. Abbiamo consolidato il pubblico: da casa arrivano sempre più messaggi e domande inerenti alla salute. Questo, per me, è servizio pubblico: dipanare i dubbi dei telespettatori, con l’aiuto di medici ed esperti.
Buongiorno Benessere è confermato nel palinsesto della prossima stagione?
Il programma va sempre meglio. Immagino che la conferma in palinsesto sia scontata. Le dirò di più: mi auguro di fare il bis. Da tempo spero di approdare anche alla domenica, spero che prima o poi accada.
Il recente ritorno in onda di Check-up su Rai2 lo ha vissuto come un insidia per il suo Buongiorno Benessere?
No. Il fatto che ogni rete abbia un programma che si occupa di medicina significa che si fa servizio pubblico a 360 gradi. Comunque, Buongiorno Benessere è molto diverso da Check-up e anche da Elisir, che va in onda su Rai3 da ancor più tempo. La mia è medicina con il sorriso, improntata al benessere, mentre gli altri due sono programmi molto più scientifici. In ogni caso, ben vengano i programmi di medicina. C’è spazio per tutti!
La continuità di Buongiorno Benessere è invidiabile, a maggior ragione in Rai. Qual è il segreto per restare in palinsesto per così tanti anni?
Crederci sempre. Nella vita bisogna fare le cose che si è capaci di fare. Io ho scelto un settore che amo e ci credo. Non ho paura che il programma possa essere cancellato, perché nella vita mi sono rimboccata le maniche mille volte. Faccio il mio lavoro con scrupolo, scelgo i medici andando personalmente negli ospedali. In tv non si vede, ma io dal lunedì al venerdì scovo centri specializzati e incontro medici. Dietro Buongiorno Benessere c’è un grande lavoro sul territorio. La passione che mi anima è grande, i vertici Rai lo sanno e lo capiscono. E i telespettatori pure. E, così, alla fine sono gli ascolti a blindare il programma.
È mai capitato che un direttore volesse ridimensionare o chiudere Buongiorno Benessere?
Mai. E se è capitato, io non l’ho mai saputo. So che non posso piacere a tutti, non ho la presunzione di pensare di essere universalmente gradita, ma immagino che i vertici Rai di fronte ad un programma fatto con tanto scrupolo e verità intelligentemente non hanno mai posto problemi.
Nel 2021 a Il Corriere della Sera disse: “Non accetto nessuna proposta che non sia andare avanti con Buongiorno Benessere”. Vale ancora oggi?
Come giornalista mi sono occupata di tutto, spettacolo, cronaca, musica, ho fatto l’inviata. Sono poliedrica. Mi metto in discussione, studio tantissimo, sono una secchiona. Quindi, sì, spero di fare Buongiorno Benessere per almeno altri dieci anni. Voglio festeggiare il ventennale della trasmissione. Poi, qualunque proposta arrivasse la valuterei.
Vira Carbone nel ruolo di giurata/concorrente nei reality/show Rai. Glielo hanno mai offerto?
Mai, ma sono pronta a mettermi in discussione, nel caso.
Nel 2019 diventò virale il video con la sfuriata di Diaco nei suoi confronti. Le squillò il telefonino mentre era ospite in studio di Io e Te su Rai1.
(ride, Ndr) Non me lo ricordo, può darsi di sì. Fu una sciocchezza gonfiata dai giornali perché avvenuta d’estate, quando non succede mai niente. Una cosa è certa: dopo quella volta io il telefono dietro non me lo porto più. Oppure sono super attenta che sia in Modalità Aereo.
Qualche settimana fa a BellaMa’ è squillato un cellulare accanto a Diaco, ma lui ha reagito diversamente rispetto a come fece con lei…
(ride, Ndr). Non la sapevo questa. Vabbè, nella vita si cambia. Magari ora non gli dà tanto fastidio, magari ha capito che può succedere…
Lei da quel giorno non ha più avuto contatti con Diaco?
No. Ma per me ‘amici come prima’ da subito, lo dissi a caldo anche a TvBlog.
Buongiorno Benessere è un programma poco moderno e tecnologico?
Io parlo al pubblico in maniera chiara. Non lo distraggo con tecnologia o con altro, adopero colori concilianti, stile semplice, con medici top di gamma. Non dimentichiamoci che siamo su Rai1, io mi rivolgo ad un pubblico ben preciso.
C’è un collega Rai a cui è particolarmente legata?
Bruno Vespa. Non mi stancherò mai di dire che gli voglio un bene dell’anima. Gratitudine e affetto. Lui lo sa. Mi ha insegnato il mestiere della giornalista. Mi ha consentito di imparare tante cose, è stato generoso e altruista. E non è così scontato.
Può questa intervista chiudersi senza senza un riferimento esplicito alle nomine Rai di cui tanto si parla in questi giorni?
(ride, Ndr) Le rivelo una cosa: non ho mai avuto il piacere di incontrare l’ex ad Carlo Fuortes. Io lavoro come un treno, non disturbo mai, sto attenta a tutto, ma non mi faccio condizionare da quello che accade al vertice.
Sua figlia Marzia Valitutti, che in Rai ha condotto Easy Driver Racconta, segue le sue orme.
Marzia è migliore di me; alla sua età io non ero come lei. Basta vedere il suo Instagram, per capire come scrive. Sta facendo la gavetta. Con tutte le difficoltà di una ragazza che ha la mamma che fa questo mestiere. Io ci provo a scoraggiarla tutti i giorni…
Mi scusi, Vira Carbone, ma sua figlia non è avvantaggiata dal fatto di avere una mamma che da anni lavora in Rai?
(ride, Ndr). Per carità, è l’esatto contrario. La Vira dell’età di Marzia era veramente una pippa e invece lei è brava. Non so che strada prenderà, sta per diventare giornalista professionista. Le auguro di raggiungere gli obiettivi che si è prefissa. Sapendo che avrà delle difficoltà… perché è mia figlia.
Foto Assunta Servello