Vinny Vedecci – La rivista della televisione
Il Saturday Night Live (NBC) è uno degli show più seguiti d’America, probabilmente più famosi nel mondo. Giunto alla sua trentaduesima stagione, di recente ha creato, fra i suoi recurring characters, il personaggio di Vinny Vedecci, che conduce un talk show all’italiana: La rivista della televisione. Vinny è arrogante, arraffone, piacione, con la sigaretta perennemente
Il Saturday Night Live (NBC) è uno degli show più seguiti d’America, probabilmente più famosi nel mondo. Giunto alla sua trentaduesima stagione, di recente ha creato, fra i suoi recurring characters, il personaggio di Vinny Vedecci, che conduce un talk show all’italiana: La rivista della televisione.
Vinny è arrogante, arraffone, piacione, con la sigaretta perennemente accesa, vestito quasi da gangster, pettinato alla Mastroianni. Fa il giornalista televisivo e ha una curiosa pretesa: parla solo italiano, e in italiano vuole intervistare i suoi ospiti più famosi (tutti rigorosamente di madrelingua anglofona).
Si tratta di un’ironia per nulla nascosta nei confronti di un certo modo, tutto nostro, di far televisione e di far giornalismo. Il Tg3 ha appena dedicato un servizio alla cosa, con toni non molto accomodanti: evidentemente da più parti non si è gradito questo attacco all’italianità.
Francamente, non condivido l’indignazione, soprattutto nei confronti di uno show che in Italia – ahimé! – non potrebbe mai andare in onda. Uno show che ha generato la bella – e defunta – Studio 60 on the Sunset Strip e che viene da sempre classificato come vietato ai 14, per linguaggio esplicito o offensivo (dare un’occhiata a Studio 60 è utile per capire cosa sia offensivo per gli americani), e che brilla per sagacia e intelligenza.
Di seguito, vediamo insieme l’imitazione del giornalista italiano che ci regala il SNL, con l’intervista a Zach Braff. Sì, l’avrete riconosciuto: è J.D. di Scrubs.