Vikings, su Rai 4 la storia del guerriero che ha sete di conquista e di conoscenza
Su Rai 4 Vikings, la serie tv con protagonista il guerriero Ragnarr Loðbrók, in cerca di nuovi territori da conoscere e che si scontra con il capo del suo popolo, che preferisce la tradizione
E’ stata una delle novità più gradevoli dell’anno scorso: Vikings, la serie tv in onda da questa sera alle 21:10 su Rai 4, rappresenta il tentativo di History Channel di intrattenere il pubblico proponendo una storia romanzata tratta dalla leggenda del guerriero Ragnarr Loðbrók.
Creata da Michael Hirst, Vikings è un viaggio lungo la crescita sia del popolo vichingo ma anche del protagonista, interpretato da Travis Fimmel. Ragnarr aspira non solo a conquistare più potere di quanto ne possegga, ma soprattutto è un uomo guidato da una forte sete di conoscenza, che lo rende ben diverso nelle sue strategie rispetto agli altri guerrieri. Per Ragnarr, oltre all’oro ed alle armi, conta anche la conoscenza di ciò che è diverso e che potrebbe essere utile al proprio scopo.
Per questo, propone all’avaro Jarl Haraldson (Gabriel Byrne), sposato con Siggy (Jessalyn Gilsig), un viaggio con una flotta verso le terre inesplorate dell’Inghilterra, lontano dalle rotte note ed usate a scopi commerciali dai vichinghi. Haraldson, che non trova motivo per cui ci si debba spingere verso una missione così pericolosa, concede al protagonista di poter andare in esplorazione ma solo con una flotta da lui formata. Aiutato dal genio Floki (Gustaf Skarsgård), Ragnarr riesce a costruire una nave più veloce di quelle usate dai guerrieri vichinghi ed, una volta arrivato in Inghilterra, riesce a conquistare un monastero, da cui torna con oro sufficiente a scatenare le ire di Haraldson, che sente minata la propria autorità.
Inizia così una lotta interna tra i due, che permetterà a Ragnarr di diventare un guerriero ancora più stimato e proseguire la sua strada verso quella conquisita di potere e conoscenza che lo renderanno temuto e pronto ad espandere il territorio della propria gente, aiutato dalla moglie Lagertha (Katheryn Winnick), una “shieldmaiden”, ovvero una donna che decide di combattere a fianco degli uomini, e dal fratello Rollo (Clive Standen).
Vikings non fa divulgazione, ma racconta la storia del popolo norreno aggiungendo alle nozioni storiche elementi di finzione che rendono la serie appassionante e capace di rileggere in chiave moderna la storia dei vichinghi. Come abbiamo già detto, Vikings riesce ad essere uno specchio dei tempi moderni grazie alla decisione di rappresentare un personaggio come Ragnarr, perfetta unione tra tradizione e modernità: la sua indole da guerriero sembra scontrarsi con la sua curiosità verso ciò che è diverso, portando in tv un personaggio capace di organizzare saccheggi senza scrupoli ma anche di salvare il frate Athelstan (George Blagden), tanto diverso da lui e per questo elemento di novità da cui imparare nuove nozioni.
La serie tv riesce a non essere il solito caso di show ambientato nel passato tra sesso e sangue, ma diventa qualcosa di nuovo, sfruttando il tema della conoscenza e del potere in chiave inedita. La conquista non è più solo quella delle terre, ma anche quella del sapere, in un contesto in cui, comunque, le scene di violenza non mancanco.
Vikings è riuscito a portare su History Channel, sempre attento ad una linea editoriale che possa arricchire la conoscenza dello spettatore, un genere come il drama senza snaturarsi, ottenendo una storia romanzata ma anche ricca di messaggi e fascino.