Home Notizie Il videomessaggio di Berlusconi – La7 batte tutti. E stasera Videocracy

Il videomessaggio di Berlusconi – La7 batte tutti. E stasera Videocracy

Ultimo video messaggio di Silvio Berlusconi.

pubblicato 13 Novembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 02:00


La7 ha battuto tutti e ha mandato in onda per prima il videomessaggio di Silvio Berlusconi. Secondo Il Fatto Quotidiano (su twitter) la performance di La7 è un “mistero”. Peraltro, con una lungimiranza clamorosa, La7 aveva deciso di trasmettere da tempo, proprio questa sera, Videocracy.


Per molti – ma non per il diretto interessato – questa è la naturale conclusione della videostoria politica dell’ex premier, iniziata proprio con un videomessaggio.
Era il 26 gennaio 1994. Fu allora che Silvio Berlusconi inviò per la prima volta una videocassetta a tutte le televisioni nazionali: conteneva il discorso della sua “discesa in campo”. «L’Italia è il paese che amo», disse Berlusconi allora.

Dal 1994 a oggi ne sono passati, di videomessaggi e di uso spregiudicato del mezzo televisivo. Dal 1994 a oggi il modo di trattare la politica in televisione è cambiato in maniera quasi drammatica. Dal 1994 a oggi le dichiarazioni sono diventate notizie e i dibattiti (spesso anche le telerisse, che un tempo facevano notizia, se politiche) hanno tolto sempre più spazio ai fatti. E’ cambiato anche qualcos’altro, da quel 1994: evidentemente la verve comunicativa berlusconiana si è affievolita. Allora i tempi erano perfetti. Oggi no. Oggi si interrompe con una pausa singhiozzata quando dice «Non mi aspetto […] riconoscimenti». Non c’è tempo né spazio, trattandosi di una registrazione, per chiedere all’ex premier «Per cosa?».

Ora, non sta al sottoscritto prevedere se effettivamente questo messaggio del 13 novembre 2011 sia l’ultimo atto di Berlusconi in politica, come dicono tutti, o se, come dice lui, da oggi raddoppierà il suo impegno.

Ma qui ci si può almeno augurare – con poca fiducia, però – che la tv ricominci ad imparare a raccontare la politica. Meno dichiarazioni e più fatti.