Victoria Cabello: “Mi prendo un anno sabbatico dalla tv”. Ma intanto elogia Campo Dall’Orto

Che fine ha fatto Victoria Cabello? L’ex giudice meno convincente di X Factor ha rilasciato un’intervista strategica all’Ansa qualche settimana fa, dichiarando di prendersi un anno sabbatico:

“Non sono di quelle persone che devono stare in video a tutti i costi. Ho bisogno di capire se ho voglia di fare un altro programma tutto mio”.

In compenso Vicky ha lavorato sul piano delle pubbliche relazioni, pensando bene di elogiare Antonio Campo Dall’Orto a un passo dalla nomina a Direttore generale della Rai:

L’uomo giusto al posto giusto per “svecchiare la Rai, il manager in grado di “rivoluzionare linguaggi e modelli produttivi, forte della sua “esperienza internazionale e della sua capacità di guardare sempre avanti, con intuito, gusto, visione. Da buon appassionato di vela qual è gli vorrei augurare buon vento”.

Ovviamente la Cabello è grata a Dall’Orto, che in qualità di storico direttore di Mtv l’ha lanciata insieme ad altri vj alla fine degli anni Novanta. Che per lei e altri suoi colleghi sia una buona occasione per tornare in Rai?

“Antonio è un grandissimo lavoratore, non si ferma mai. Mi ha dato la possibilità di lavorare in una tv diversa, lontana anni luce dal panorama tradizionale, che ha modificato anche il modo di stare in video, lo stile, il linguaggio. Gli devo moltissimo. Anche a La7, dopo l’amaro in bocca per il sogno infranto del terzo polo, è riuscito a rilanciare la rete: se ci sono programmi come le Invasioni barbariche e Crozza lo dobbiamo anche a lui. Per Victor Victoria mi ha dato carta bianca, è stato fondamentale per me. Manager sprint, che respira tv da sempre e si è formato nel panorama internazionale, può portare ora la sua “esperienza preziosissima alla Rai”.

Altro che anno sabbatico, quindi, per la Cabello. La conduttrice, che quest’estate è partita in Grecia, a quanto pare vuole proprio tornare in Rai. In compenso ha criticato, tra le righe, la sua esperienza a Quelli che il calcio:

“Sono affezionata all’azienda, ma confesso che quando sono arrivata ho avuto uno shock: venendo da realtà più snelle come Mtv, La7, le Iene, mi sono trovata davanti modelli produttivi superatissimi. Per avere online il girato della puntata bisognava aspettare il lunedì, per realizzare un contributo di 30 secondi, semplice da fare anche con un telefonino, venivano mandate in giro cinque persone. Per non parlare della burocrazia che rende tutto impossibile: ho dovuto imparare che per qualsiasi cosa esistono le ‘procedure’. Ed è un peccato, perché è un’azienda che ha la storia e le professionalità per volare, ma si affida a modelli che non sono più contemporanei, dalla lunghezza dei programmi ai linguaggi, che rendono l’offerta non concorrenziale. Mi chiedo, per esempio, perché un prodotto ben fatto ed esportabile come Gomorra sia stato realizzato da Sky e non dalla Rai”.

Da buona esterofila la Cabello tifa per Netflix anche in Italia:

“Sono diventata cliente negli Usa quando ancora funzionava con il noleggio dei dvd e non ci scommetteva nessuno, oggi è un colosso mondiale che realizza anche sue produzioni”.

Cosa salva della Rai la più radical chic delle conduttrici italiane? Manco a dirlo solo Rai3:

“Personalmente guardo Fazio, altri programmi di Rai3. Ma la fiction deve cambiare, servono volti nuovi, vorrei vedere Santoro e Marco Paolini. Non penso che si debba rottamare, anche per rispetto verso il pubblico anziano, ma si può ancora costruire, serve nuova linfa. Campo Dall’Orto è proprio quello che ci vuole. E sono contenta che in cda ci sia Freccero, uno che conosce bene la tv, e alla presidenza una donna forte, intelligente e in gamba come la Maggioni. La tv bisogna amarla, il servizio pubblico ancora di più”.

E quanto a X Factor? La Cabello è telegrafica sul suo siluramento:

“Guarderò la prossima edizione, sono convinta che Skin sarà ultra divertente”.