Bruno Vespa e Misseri: il ritorno del plastico
Porta a Porta su Misseri: Bruno Vespa rispolvera un grande classico. Il plastico.
Qualcuno, forse, non ci potrà credere. Ma le immagini non mentono. Bruno Vespa, nella puntata che sta per andare in onda su Michele Misseri, rispolvera un suo feticcio, un suo grande classico, un oggetto che ha segnato il peggio della tv morbosamente interessata alla cronaca nera – alla quale, per la seconda volta, Debora ha tributato un disappunto che non si può non condividere -: il plastico.
Eccolo lì, nell’inquadratura stretta, mentre Vespa, soddisfatto, annuncia la lunga intervista a Misseri. Ospiti in studio, il primo avvocato dello zio di Sarah Scazzi e l’immancabile Criminologa Bruzzone (che ormai immaginiamo come un essere mitologico, metà donna e metà crimonologa): perché Misseri ha accusato entrambi, Daniele Galoppa (l’avvocato) e la Bruzzone di averlo convinto ad accusare la figlia Sabrina dell’omicidio. Insomma, il giallo di Avetrana, visto che il Misseri tira in ballo pure la Bruzzone, doveva per forza approdare a Porta a Porta. Lo sapevamo tutti, che sarebbe successo: non è certo una sorpresa.
Ma il colpo di scena è lui, proprio lui: il plastico. Che ritorna sulla scena del delitto. Quanti ne abbiamo visti, da Vespa, di plastici. Si fa fatica a ricordarli tutti. C’è stato il primo (ma era proprio il primo? Chissà. Nei miei ricordi è il primo): quello di Cogne. Che è apparso una quantità innumerevole di volte. Il caso-Franzoni era uno dei preferiti di Vespa, probabilmente.
Vespa e i plastici a Porta a porta
C’è stato il plastico della casa di Brenda (!), il transessuale del caso-Marrazzo. Sì. Esatto. Pure quello.
C’è stato il plastico di Montecitorio, 1l 15 dicembre 2010. Che delitto c’è stato, a Montecitorio? Nessuno: solo, il Governo Berlusconi si era appena salvato per tre voti con la fiducia più risicata della storia. Serviva il plastico, per ricordarlo.
E poi c’è stato il plastico di Avetrana, appunto, che stasera ritorna.