Veronica Pivetti: “Sanremo esperienza pazzesca, il ruolo di vittima mi divertì. Devo molto a Fazio”
Veronica Pivetti racconta a La mia passione gli esordi in tv: “Devo molto a Fazio, mi portò a Quelli che il calcio e venni notata da Verdone”. Su Sanremo: “Esperienza pazzesca e formativa. Ero terrorizzata, ma dopo la prima sera è stato solo divertimento”
Una vita nel mondo del doppiaggio, fino alla prima apparizione in televisione a Quelli che il calcio. Veronica Pivetti ricorda i suoi inizi, quando nella prima metà degli anni novanta fu scoperta e lanciata al grande pubblico da Fabio Fazio. “Devo molto a lui – dice l’attrice a La mia passione – fu delizioso, è stato lui a portarmi in tv e fu così che mi vide Carlo Verdone, che mi chiamò per Viaggi di nozze”.
Successo al cinema e, poco dopo, consacrazione sul piccolo schermo grazie alla partecipazione alla quarantottesima edizione del Festival di Sanremo, al fianco di Raimondo Vianello ed Eva Herzigova.
“E’ stata un’esperienza pazzesca, importantissima, molto formativa. Ero veramente terrorizzata, ci sono 20 milioni di spettatori, non è una sciocchezza. Ma dopo la prima uscita è stato solo divertimento”.
Se la modella ceca ricopriva il ruolo della bella, la Pivetti interpretava la parte del polo opposto. “Era ovvio che fosse così, ero il bersaglio, la vittima. Sapevo di andare a farla ed era quello che mi divertiva. Con la Herzigova era ovvio che la bella fosse lei, io ero una sorta di Mondaini, era esattamente ciò che volevo ed è quello che poi ti attira le simpatie. Tutti stanno dalla parte di chi prende i cazzottoni”.
Nel 1999 arrivò invece la fiction, con il sorprendente successo di Commesse. La Pivetti condivise il set assieme a Nancy Brilli e Sabrina Ferilli. A dirigerle Giorgio Capitani.
“Quando raccontò che avrebbe girato con noi gli dissero che era un pazzo. ‘Con quelle tre sarà un inferno, ti faranno morire, voleranno coltelli’. In realtà volarono cioccolatini, fu un battesimo importantissimo”.