Vermicino diventa fiction per Mediaset: “E’ stato il primo reality, lo spiegheremo a chi non l’ha vissuto”
La tragedia di Vermicino diventa una fiction, ordinata da Mediaset e prodotta dalla Lotus Production
In occasione del 40esimo anniversario dalla tragedia, l’incidente di Vermicino diventa una fiction. Ad ordinarla è stata Mediaset, come rivelato sulle pagine de La Repubblica da Marco Belardi, produttore della Lotus Production, che ha già iniziato a lavorarci per una messa in onda che, però, avverrà solo nel 2021, a 40 anni, appunto, da quelle tragiche giornate di giugno che tennero l’Italia incollata davanti alla tv.
“Ricordo la sensazione di speranza, di attesa e di paura”, ricorda Belardi, che nel 1981 aveva 8 anni ed anche lui, come il resto degli italiani, fu catturato da quella lunghissima diretta di diciotto ore della Rai. “Ricordo l’arrivo del presidente Sandro Pertini che rimase lì, per ore, il tifo per Angelo Licheri che si calò per salvare il bambino”.
“Quando Mediaset mi ha chiesto di realizzare la fiction”, aggiunge, “mi sono detto che era arrivato il momento giusto. Lo considero il primo reality. Racconteremo la spettacolarizzazione della tragedia, ma anche l’unico aspetto positivo, che dopo quei tentativi falliti senza una solida organizzazione nacque la Protezione Civile”.
Di quella lunga diretta, d’altra parte, si discute ancora oggi: Vermicino è diventato un esempio citato sia in sedi accademiche di studio dei mass media, ma anche un monito di fronte a situazioni in cui le telecamere accorrono per seguire “live” ogni evoluzione. “E’ un evento che ha segnato l’Italia e ha cambiato profondamente il rapporto con la tv”, spiega Belardi, “lo spiegheremo a chi non l’ha vissuto”. Belardi promette di non speculare sulla vicenda, e che sarà effettuata una donazione al Centro Alfredo Rampi, formato poco dopo la tragedia per organizzare corsi di sicurezza.
Nell’intervista, Belardi parla anche di altri due progetti in corso d’opera, destinati ad una piattaforma streaming tra Netflix ed Amazon: uno è la saga della famiglia Gucci, da cui il produttore ha ottenuto il consenso e su cui è al lavoro da tre anni. L’altro, invece, è il remake di “Profondo Rosso”: “Non so ancora se sarà film o formato lungo”, rivela, “Dario Argento è contento, non aveva mai ceduto i diritti a nessuno”. Infine, tornando alla fiction, sono in corso le riprese sempre per Mediaset di Tutta colpa di Freud, versione tv del film di Paolo Genovese, con Claudio Bisio.