Silvia Toffanin intervista Tiziano Ferro nello studio di Verissimo nella puntata pre-natalizia di sabato 19 dicembre 2020: tanta la distanza tra intervistato e intervistatore, come vogliono le misure anti-contagio, ma a dirla tutta la distanza è molta di più di quanto non si veda in tv. Tiziano Ferro, infatti, è a Los Angeles, dove trascorrerà le Feste col marito: le limitazioni dettate dal COVID gli hanno impedito (come a tutti) di mettersi in viaggio per tornare in Italia e passare il Natale con la famiglia. Nonostante questo sembra essere placidamente nello studio Mediaset di Cologno Monzese, sulla sua poltronicina girevole e con tanto di ombra sul pavimento, occhi negli occhi con la padrona di casa Silvia Toffanin.
E invece no.
Sui social c’è chi parla di ‘scandalo’, di truffa per i telespettatori, di un “Verissimo falsissimo”. Eppure il programma non ha fatto altro che copiare quanto fatto solo qualche settimana fa da Oprah Winfrey che ha intervistato nel salotto della sua casa californiana l’amico Barack Obama, di stanza invece a Washington. Più che ‘copiare’, Verissimo dimostra di aver imparato la lezione della regina della tv, che ha sperimentato questa forma di ‘realtà aumentata’ per dare ai telespettatori la sensazione di un vero incontro faccia a faccia in grado di ricreare il calore di un incontro de visu, con tanto di camino scoppiettante sullo sfondo condiviso. Un modo per restituire l’atmosfera dell’intervista tradizionale senza l’inevitabile ricorso allo schermo, ai videowall, ai collegamenti Skype.
Di fatto lo stesso, o qualcosa di molto simile, è avvenuto nell’intervista a Ferro in onda questo pomeriggio su Canale 5: un chroma key, una seduta analoga a quella dello studio, un taglio di inquadratura che permettesse una perfetta integrazione nello studio originale e non svelasse ai telespettatori il trucco, rivelato solo alla fine dalla Toffanin.
Ferro ha colto l’occasione per ringraziare la squadra tecnica di Verissimo che ha permesso questo collegamento particolare: non potendo volare fin negli States, ci sarà stata una qualche collaborazione in loco per attrezzare il set losangelino di Ferro e permettere quindi la realizzazione del materiale e la successiva post-produzione. Di fatto il risultato funziona. Magari non siamo alla qualità televisiva di Oprah e Obama visto che lo scontorno di Ferro ogni tanto può tradire la presenza del panno verde, ma la lezione è stata appresa bene. Silvia Toffanin come Oprah Winfrey, insomma… almeno tecnicamente per una mezz’oretta.