Veline, che passione – Alla ricerca della bionda e della mora

Veline, il programmma-casting dell’estate Mediaset, sta per arrivare, condotto da Ezio Greggio anziché da Mammucari. Passa già come crawl sui canali Mediaset, l’annuncio per le aspiranti veline, e – giusto per fare un esempio – in centinaia si sono presentate all’appuntamento in quel di Melito, provincia di Napoli (nell’immagine e nella galleria, alcuni momenti dei provini. Da La Repubblica Napoli, foto di Riccardo Siano).

La richiesta era fin troppo semplcie: un bikini, un paio di scarpe col tacco e, ovviamente, tanta bella presenza con cui riempire questi succinti accessori. Occasione troppo ghiotta per non provarci, se si hanno ambizioni televisive. O anche solo se si desidera cambiare la propria vita.

Del resto, vorrei fare la Velina è un’aspirazione di tutto rispetto, che spalanca una marea di porte nel mondo dello spettacolo – ci si perdonerà il tono ironico che, pur nella sua ironia, illustra e dipinge una realtà concreta – e che può essere un vero e proprio investimento.

Grazie al genio di Antonio Ricci, le veline sono diventate una figura culto della tv italiana, un fenomeno di marketing e di autopromozione del personaggio e del programma che le ospita – ovviamente, Striscia la Notizia -, un marchio, un sostantivo femminile (che non ha ancora l’onore di avere il suo nuovo significato sui dizionari. Onore per il quale dovrà aspettar ben poco).

E così, a frotte, le fanciulle di ogni dove si affrettano, nei loro costumi minuscoli, sperando di essere quella bionda e quella mora che balleranno stacchetti – altro termine meraviglioso – per 7 o 8 milioni di italiani. Per poi fidanzarsi, possibilmente, con qualche calciatore.

Le date dei provini del Velina Tour si trovano anche sul sito di Talentsfactory.


Veline 2008