Vasco Rossi “difende” Ligabue e se la prende con Chiambretti. Ma i due non erano rivali?
Da Facebook, il rocker di Zocca contesta la scelta di dedicare Chiambretti Show ad uno scontro di fans di Vasco con quelli del Liga
Ormai i vip parlano attraverso i social network, chi Facebook, chi twitter. Se prima si mandavano aff. in privato, ora come accaduto tra un polemico Enzo Iacchetti nei confronti di Morandi, è la Rete che certifica. Così, anche Vasco Rossi direttamente dalla pagina ufficiale del noto social network ha esternato contro Chiambretti, reo secondo lui di aver preparato una sfida tra fans suoi e quelli di Ligabue in programma per la prima puntata di Chiambretti Show domenica 22 gennaio su Italia 1.
Vasco probabilmente è venuto a conoscenza di uno degli argomenti di puntata dai suoi stessi fans e non ha gradito l’essere messo a confronto con Ligabue come “due galli in un pollaio“. Anzi, nel lungo status che ha scritto, ha detto che avrebbe preferito una sfida con Morgan, Battiato o Baglioni. Sfida, ammette con una battuta alquanto fuori luogo e interpretabile in molti modi, che… tira.
Il rocker di Zocca critica, seppur ammettendo che segue il suo programma anche se non è mai andato ospite (e una volta è anche intervenuto in collegamento telefonico nella puntata in cui era ospite Valentino Rossi), Piero Chiambretti per aver deciso di far scontrare domenica prossima in un segmento di trasmissione i suoi fans e quelli del Liga.
“[…] Mi son detto ma sogno o son desto. Ancora …. Ma sempre solo noi due tra l’altro. Ma vogliamo sfidarci un po anche io e morgan battiato o baglioni. Va be è questa la sfida che …..tira”. Ma cosa abbiamo fatto di male noi due poveri cristi per vederci ridotti ogni volta a questi confronti inutili ma soprattutto stupidi. Bene allora Chiambretti si è divertito anche questa volta un po alle mie spalle e ha inventato la serata…televisiva. Del resto mi ha invitato un sacco di volte io non ci sono mai andato. Ma giuro solo per pigrizia. Amo il suo programa e sono suo fans Chissà questa volta il genio dell’ironia e del sarcasmo che cosa si è inventato per rendere spettacolare la gara. Due galli in un pollaio? Due puledri di razza due rocker sanguigni e potenti pronti al filo di lana. Non ci sarà corsa ovviamente e neppure la possibilità di una vittoria da parte di uno o dell’altro. Solo smancerie sciocchezze cattiverie stupidaggini semplicionerie magari insulti tra le tifoserie.”
E aggiunge:
“[…] Personalmente mi sento derubato di tutti i sacrifici che ho fatto. È una cosa superficiale stupida ipocrita e perfino una grave mancanza di rispetto. Un conto è scherzare e fare battute IO NON posso accettare CONFRONTI sulla mia arte
NON è come giocare a Burraco. O fare telequiz E neppure come essere a scuola e scrivere temi. NON c’è premio per chi scrive la canzone migliore perché ce ne può essere sempre un’altra migliore e un’altra migliore e un’altra migliore. E nonostante tutto essere sempre “migliore”! Perché il “migliore” è nelle orecchie e nell’anima di chi ascolta”.
Vasco non gradisce le classifiche – Va bene Sorrisi e Canzoni e le sue classifiche del cazzo – ma, pur ammettendo con una certa modestia che tanto “vinco sempre“, vorrebbe essere confrontato con gli U2, Battiato o Ricky Martin, ironizzando nei confronti di Ligabue che contro di lui “perde sempre“.
Ed è qui che Vasco Rossi sorprende, rinnovando “stima per Ligabue” e scrivendo che “non esiste alcuna antipatia odio o rivalità” tra lui e il rocker di “Balliamo sul mondo”. Strano, anche perchè da anni tale rivalità è conosciuta e sembra risalga addirittura ad un commento di Ligabue a pochi giorni dalla scomparsa di un componente della band di Rossi, Massimo Riva. Sembra che Vasco non avesse gradito le allusioni di allora del Liga nei confronti di alcuni comportamenti suoi e della Steve Rogers Band e per questo i rapporti tra i due rocker si sarebbero incrinati.
Diciamo che questo scontro di fans a cui nè Vasco nè Liga parteciperanno ha avuto un piccolo merito: far ‘riappacificare’ i due rocker con parole di elogio del primo nei confronti del secondo. E allo stesso tempo, colui che fa da paciere, è divenuto il casus belli della situazione.
“Quando sono partito nei primi anni ottanta ho preso schiaffi per cinque o sei anni…lui questo non l’ha dovuta passare. Questa cosa da un lato mi fa incazzare ma dall’altro devo anche ringraziare quella lunga gavetta. Mi ha fatto diventare il migliore sul ….palco. Non sul campo però…nella vita, dove probabilmente se la cava meglio lui. Di certo non abbiamo bisogno di invidiare niente, l’uno all’altro e le uniche sfide che facciamo veramente sono quelle contro noi stessi per cercare di fare sempre meglio.
E adesso …avanti un altro.
Ci sono insulti per tutti …anche per te Chiambretti!!! V.R.”
Anche questo è spettacolo nell’era dei social network.