Vannacci in tv, tre apparizioni a Mediaset in un pomeriggio. Mentre dice no a In Onda
Venerdì pomeriggio il generale finito nella bufera per il libro ‘Il mondo al contrario’ è apparso a Diario del Giorno, TgCom24 e Tg4. Su La7, In Onda prova ad averlo, ma fallisce
Decisamente l’uomo della settimana. Colui che, al di là delle opinioni, ha animato il dibattito televisivo post-ferragostano, generalmente dormiente e privo di spunti. Roberto Vannacci, generale rimosso dal comando dell’istituto geografico militare di Firenze in seguito alla pubblicazione dei contenuti del libro Il mondo al contrario, ha scelto Mediaset per reagire alle polemiche scatenatesi contro di lui.
Il volume, autoprodotto, è finito nella bufera per via delle prese di posizione espresse contro omosessuali, femministe e migranti. Tesi che hanno alimentato il confronto nei (pochi) talk in onda, privi però della difesa del diretto interessato, apparso solo sulle reti Mediaset, addirittura tre volte in un solo pomeriggio.
Venerdì scorso, infatti, è intervenuto alle 15.30 al Diario del Giorno e alle 19 al Tg4. Nel mezzo, pure un’incursione a TgCom 24, dove è stato intervistato da Paolo Liguori.
“Quando ho scritto il libro mi aspettavo che avrebbe dato da discutere”, ha affermato Vannacci. “L’ho scritto con tono provocatorio anche rendendomi conto di quelle che avrebbero potute essere le reazioni. Ma sicuramente non mi aspettavo un polverone del genere. La libertà di opinione e le idee si devono confrontare sul piano delle argomentazioni e non della gogna mediatica”.
Sui gay e la normalità, Vannacci ha precisato: “La normalità non ha accezione positiva o negativa in sé. Intendevo dire che rappresentano una porzione minoritaria della società e quindi come tali escono dai canoni della normalità”. Mentre, a proposito di Paola Egonu, ha ribadito le sue posizioni, negando qualsiasi intento offensivo: “Ho detto una cosa ovvia. Su Wikipedia ho aperto il profilo della Egonu e di altre pallavoliste che hanno fisionomie europee. Nel suo profilo c’è scritto che è nata in Italia da genitori nigeriani, in tutti gli altri profili delle sue colleghe c’è scritto che sono pallavoliste italiane senza specificare le origini dei genitori. Questo dà ragione a ciò che ho espresso: vedere una bravissima pallavolista dalla pelle scura non la identifica in maniera immediata come italiana. Da 5 mila anni lo stereotipo dell’italiano è quello dell’uomo bianco, ma non vuol dire che gli uomini bianchi siano superiori”.
Un’abbuffata mediatica controbilanciata, su La7, da una discussione svolta senza l’ospite più desiderato, come ammesso da Luca Telese a In Onda, trasmissione che si è da subito scagliata contro le posizioni del generale: “Abbiamo inviato attraverso i canali possibili un invito a Vannacci. Qualora volesse venire a discutere, anche nel dissenso e nella diversità di opinioni siamo aperti a tutti”. Volontà che, evidentemente, non si è manifestata.