VADO A VENEZIA PER CAPIRE A CHE PUNTO STA IL CINEMA IN TV…
Allora, faccio la valigia, infilo il computer in borsa, e vado al Lido. Cosa troverò? cosa cercherò? Quest’anno per me e per gli amici di RaiSatCinema sarà un’annata particolare. Non saremo in onda. Oscurati. Niente dirette come negli anni passati (si cominciò dieci anni fa, quanto a capo del canale c’era Paolo Giaccio e c’era
Allora, faccio la valigia, infilo il computer in borsa, e vado al Lido. Cosa troverò? cosa cercherò? Quest’anno per me e per gli amici di RaiSatCinema sarà un’annata particolare. Non saremo in onda. Oscurati. Niente dirette come negli anni passati (si cominciò dieci anni fa, quanto a capo del canale c’era Paolo Giaccio e c’era la regista era Mimma Nocelli). Niente conferenze stampa. Niente servizi. Niente interviste. Niente talk. MA pare, così mi è stato detto, che ci sarà soltanto in veste castigata la serata conclusiva. Un pò poco, non vi sembra?
Si sentirà la mancanza delle dirette? Io penso proprio di sì. Le trasmissioni quotidiane- anche più di una giorno, e apertura, e chiusura-erano molto amate. Ricevevo ogni giorni sugli spazi della comunity Sky (la piattaforma che ospitava RaiSatCinema) molte lettere e messaggi, nella grandissima maggioranza positivi; e i dissidenti, pochi, erano garbati e utili. Le critiche, se c’erano, venivano da taluni signori del pianerottolo cinetv che si guadagnano il pane così: una critica, un favore agli amici,o meglio a qualche amico in agguato per segare chi c’era. La lotta per i poteri in video, dietro il video, ha i suoi killer specializzati. I nomi di chi era in onda, bravi o bravissimi,li ho scritti in un precedente post che si può ritrovare, scritto a caldo dopo la notizia della sparizione di RaiSat da Sky, con il titolo: “Strane nottii…”
Quel che mi importa per ora dire qui, è che andrò alla Mostra per avere cent’occhi e capire meglio cosa è, meglio cosa rappresenterà la 66 edizione della Mostra stessa (nata, ricordo, nel 1932). Ecco il mio obiettivo. Vorrei valutare, su fatti concreti, film e opinioni serie, scremate dal gossip e dagli agguati politici che non mancano mai, lo stato delle cose dei rapporti fra cinema e tv. Con domande semplici semplici, del tipo: esiste ancora una distinzione oggi fra cinema e tv? in che consiste? che cosa è il cinema per la tv e,viceversa, la tv per il cinema?
La carne al fuoco c’è, pronta accanto al barbecue disposto da Marco Muller, al quinto anno saldamente alla guida della Mostra. Ad esempio, l’episodio del doc “Videocracy” collocato fuori dalla rassegna ufficiale, escluso dalla pubblicità tv con il no ai due spot predisposti dal produttore bruceranno come paglia sotto il barbecue o scateneranno fiamme vere e proprie?
Staremo a vedere.
Ps. Voglio ricordare che a Venezia non ci sarà più il critico-scrittore Tullio Kezich che cominciò a frequentare il Lido dalla ripresa della Mostra nel dopoguerra. Kezich collaborò anche con Luigi Chiarini durante la Mostra del ’68 condizionata, ma non fermata dalla contestazione, che lo stesso Tullio non aveva in simpatia. Kezich affiancava Chiarini nelle scelte dei film e nella condivisione del fatto che la Mostra dovesse essere d’arte. Già, l’ arte! E’ ancora di casa al Lido, se l’è mangiata la tv o lo stesso cinema ha praticato con sistematicità forme varie di autofagismo?
A proposito: quando proiettavano qualcosa di brutto, Tullio cacciava un urlo di dolore, rabbia, disgusto…Troveremo un altro simpatico e intelligente urlatore come lui?
Italo Moscati