La 7 cambierà nel 2016. Lo si evince dall’intervista che Urbano Cairo, l’editore, ha rilasciato a Renato Franco sul Corriere della Sera ed intitolata “Svolta a La 7, più intrattenimento”. “E’ una rete che nasce in un certo modo, cambiare il dna di un canale molto radicato nell’approfondimento e nell’informazione sarebbe sbagliato, ma cerchiamo nuove aperture. Le gente ha voglia di divertirsi, sorridere”.
Da questa necessità nasce Eccezionale veramente (non Eccezzziunale), il nuovo talent per comici che arriva dopo il flop del Boss dei comici, sospeso ad ottobre dopo due puntate: “Siamo mettendo a punto questo talent per comici, partirà a marzo. Diego Abatantuono sarà il presidente della giuria, con lui c’è anche Paolo Ruffini (per il terzo giudice circola il nome di Selvaggia Lucarelli, ndr)”. Alla conduzione, invece, ci sarà Gabriele Cirilli.
Il Boss dei comici “era un esperimento, probabilmente il fatto che fosse una parodia del talent e non un talent vero e proprio ha spiazzato lo spettatore”.
I talk politici e di approfondimento, comunque, rimarranno alla base del palinsesto del canale.
“Il tema non è se fare o meno i talk, ma il modo in cui li realizzi: Floris ha cambiato completamente diMartedì rispetto a quando partì: lo scorso autunno il confronto con Ballarò cominciò con un 15 a 0 (ovvero nelle prime 15 puntate ci hanno battuto in share 15 volte). Quest’anno su 14 sfide ne abbiamo vinte sei, e otto Ballarò. E’ una partita aperta”.
I risultati – dice Cairo – sono migliori per tutti rispetto alla scorsa stagione: “diMartedì fa 21% in più, La Gabbia +20%, PiazzaPulita e Otto e mezzo +10%. Significa che l’interesse rimane molto forte”. E non è facile, prosegue, riempire 24 ore di palinsesto: “Noi lo facciamo con molte produzioni originali, siamo la seconda tv italiana per ore di diretta: oltre 12 al giorno, 85 a settimana”.
Può capitare, dunque, qualche intoppo come quelli del tg di Mentana (presi di mira da Crozza): “Facendo 12 ore di diretta al giorno qualche volta può starci che qualcosa non sia esattamente perfetto, ma il livello di errore è assolutamente e ampiamente nella norma”.