Fino a qualche anno fa, parlare si Aldilà era materia di serie drama, quelle “lunghe”, per intenderci: Ghost Whisperer, Streghe, Buffy e Sleepy Hollow, giusto per citarne alcune, facevano proprio il tema della vita dopo la morte, adattandolo ovviamente alle proprie necessità. E le comedy? Se prima erano escluse da questo processo, ora non è più così. Lo dimostra la più recente delle serie tv comiche in circolazione che parla di questo argomento, ovvero Upload, di cui su Amazon Prime Video è appena uscita la seconda stagione.
Per chi non l’avesse ancora vista, facciamo un breve riassunto di ciò di cui parla: Upload è ambientata nel 2033, in un futuro in cui gli essere umani, di fronte alla cessazione della propria esistenza terrena, possono decidere di caricare (fare un “upload”, appunto) le proprie anime all’interno di una realtà virtuale. A seconda della propria disponibilità economica, si può scegliere un Aldilà di lusso oppure accontentarsi di ambientazioni meno chic. Il tutto, sperando che sulla Terra la scienza arrivi a completare la ricerca sui cloni e permetta a quelle anime online di essere scaricate sui nuovi corpi.
Una premessa che sarebbe suonata benissimo anche per una serie drama, ma che il creatore Greg Daniels (forte anche della sua esperienza su I Simpson e The Office) ha deciso di declinare al linguaggio comedy. Perché, in effetti, se le serie soprannaturali possono spaventare con le loro storie di fantasmi e spiriti, gli stessi temi possono diventare oggetto di risate e riflessioni non meno profonde.
Upload fa proprio questo: partendo da un futuro in cui la tecnologia ha compiuto l’impossibile, ha costruito un racconto in cui -come spesso accade- si guarda tantissimo al presente ed ai vizi e capricci della nostra società. Dall’ancora esistente divario tra ricchi e poveri, fino all’ossessione per i social network: Upload non nasconde l’intenzione di far ridere anche su questi argomenti.
La serie tv di Amazon Prime Video è solo l’ultima a fare dell’Aldilà un argomento su cui scherzare: negli ultimi anni ci sono state alcune comedy che hanno provato -chi con successo, chi con meno- a strappare una risata parlando di fantasmi e contatti con l’altro mondo. Come fece per tre stagioni Deadbeat, una sorta di versione riveduta e corretta per il mondo comedy di Ghost Whisperer, dal momento che anche in questo caso il protagonista entra in contatto con gli spiriti dei defunti che hanno conti in sospeso sulla Terra.
La britannica Truth Seekers (anch’essa disponibile su Amazon Prime Video), invece, cerca di declinare l’argomento deviandolo sulla buddy comedy, mettendo due protagonisti molto differenti l’uno dall’altro alle prese con fenomeni paranormali causati anche da degli spiriti che infestano i luoghi in cui sono chiamati ad investigare. Un’idea molto simile a Ghosted, trasmesso da Fox ormai cinque anni fa. Entrambe le serie, però, non hanno avuto la fortuna sperata e sono state cancellate dopo una stagione.
Il motivo dell’insuccesso sta probabilmente nel loro approccio “classico” al tema: se vuoi parlare di vita ultraterrena in una comedy, è il caso di avere un’idea non solo forte, ma che sia davvero nuova. Upload ha convinto il pubblico di Prime Video proprio per questo mondo virtuale i cui avatar altro non sono che defunti i quali -grazie alle tecnologie avanzate- possono restare in contatto con il mondo reale.
No, non ci siamo dimenticati di The Good Place, che rispetta la regola di cui abbiamo appena parlato: anche in questo caso la comedy di Michael Schur mette da parte il classico -ed ovvio- binomio vita dopo la morte=storie di paura e, tra riflessioni filosofiche e colpi di scena a raffica, costruisce una storia che parla tantissimo di come viviamo oggi.
La lezione che hanno imparato Upload e The Good Place arriva però da un drama, e che drama: quel Black Mirror che ci ha inquietato per anni con i suoi racconti su come le nuove tecnologie possano migliore ed al tempo stesso peggiorare le nostre esistenze. Charlie Brooker si è divertito in più di un episodio ad immaginare come sarebbe il mondo che se fosse possibile avere un Aldilà pensato dalle tecnologie più avanzate. L’episodio più famoso in merito è San Junipero, con una premessa simile ad Upload.
Black Mirror era riuscito a trovare una via di mezzo per raccontare della vita dopo la morte senza cercare il cliché a tutti i costi, e ci era riuscito. Da lì possiamo dire essersi aperta la strada per fare lo stesso da parte del genere comedy, che ha capito di non dover avere limiti neanche su quegli argomenti che potrebbero sembrare poco adatti alla risata. Su quella strada ora si trova quasi esclusivamente Upload (The Good Place si è concluso dopo quattro stagioni, lo trovate su Netflix), in attesa che qualche altra idea originale possa fargli compagnia.