UPAS – Germano Bellavia a TvBlog: “L’unica cosa che mi accomuna a Guido Del Bue è il fisico!”
TvBlog intervista Germano Bellavia, che da sedici anni interpreta il simpatico Guido Del Bue in Un posto al sole. Ci siamo fatti raccontare il dietro le quinte della soap, i legami che si sono creati in questi anni, i momenti più belli…
Torniamo ad occuparci di Un Posto al sole, ancora una volta grazie a uno scambio di battute con uno degli attori che hanno fatto la storia della soap partenopea. Non potrebbe infatti parlarsi di Upas senza pensare a Guido Del Bue, il vigile amato da tutti ma sfortunato in amore, che riesce comunque sempre a strappare un sorriso ai telespettatori, interpretato fin dalla prima puntata da Germano Bellavia. L’attore, che quando non è impegnato sul set si dedica alla storica pasticceria di famiglia, a Napoli, è ora anche impegnato in una società di produzione cinematografica, messa in piedi insieme al collega Marzio Honorato, come lui stesso ci ha raccontato qualche giorno fa. Germano ci racconta come sono stati per lui questi lunghi anni nei panni di Guido, con il quale ha in comune solo il fisico, ma che gli ha regalato tante soddisfazioni e la gioia di fare un lavoro che ama. Se avete voglia di scoprire tante curiosità su questo attore e sui suoi prossimi progetti, non vi resta che continuare nella lettura.
Domanda di rito, per chi come te è uno dei protagonisti di UPAS da ben 16 anni. Avresti mai immaginato, quando hai iniziato, che sarebbe durata così a lungo?
Assolutamente no! Quando è cominciata questa avventura non avevo la minima idea che dopo 16 anni sarei stato ancora Guido! Però devo dire che ne sono proprio contento. Poi, se l’avessi saputo, avrei scommesso una bella sommetta (ride, ndr)!
In 16 anni il personaggio di Guido ha subito tante trasformazioni, nel corso delle sue avventure. Quale è quella che ti è piaciuta di più?
Sono veramente così tante che è difficile scegliere! Anche perché sono state tutte belle, sia quelle più divertenti che quelle più drammatiche. E direi per fortuna, visto che di questi 16 anni ho un ricordo splendido. Se poi vuoi una risposta secca, ti dico la prossima, quella che dovete ancora vedere!
Ti capita mai, dopo tanti anni, che qualcuno per strada ti chiami Guido, confondendo attore personaggio?
Mi capita continuamente! Ma ormai ci ho fatto l’abitudine e la vivo tranquillamente. Certo, sono molto più contento quando mi chiamano Germano e distinguono la persona dal personaggio, ma va bene anche così. Credo sia anche normale, considerando che il pubblico ogni giorno mi vede in tv nelle vesti di Guido.
C’è in te qualcosa di Guido? Qualcosa che vi accomuni?
No, credo di essere completamente diverso da Guido, per quanto riguarda carattere, comportamenti, esperienze di vita. Direi quindi che ci accomuna solo il fisico!
Tra tutte le donne viste al fianco di Guido durante questi anni, quale credi sia stato il suo vero grande amore?
Dovremmo chiederlo a lui (ride, ndr)! A parte gli scherzi, posso dire che tutte le volte è stato sinceramente innamorato delle sue donne, magari in modo diverso, ma erano sempre sentimenti sinceri.
Un posto al sole è la soap italiana più longeva e anche una delle più amate. Quale credi sia il motivo del grande affetto del pubblico?
I motivi possono essere tanti. Secondo me incide forse il fatto che noi, attori e produzione, siamo sempre contenti di farlo, e probabilmente si vede o il pubblico lo percepisce. E sicuramente è dovuto anche agli argomenti, che rispecchiano sempre molto la realtà. È facile immedesimarsi nelle storie.
Tra tutti i tuoi colleghi, sia tra quelli ‘storici’ che come te ci sono dall’inizio, sia tra i nuovi arrivati, ce n’è qualcuno con cui si è creato un rapporto speciale in questi anni?
Sicuramente con Marzio Honorato e Luisa Amatucci, ma anche con tutti gli altri storici ci vogliamo molto bene, e tra questi comprendo anche Luigi di Fiore e Adele Pandolfi, anche se non fanno più parte del cast. Lavorare per così tanti anni a stretto contatto crea inevitabilmente dei rapporti duraturi di stima e affetto reciproci.
Cosa rappresenta per te UPAS?
Gran parte del mio lavoro e della mia vita! Poi certo ci sono anche altre cose: seguo comunque da sempre l’azienda di famiglia, una pasticceria a Napoli, e con Marzio Honorato abbiamo una società di produzione cinematografica.
Recentemente abbiamo visto anche la vostra trasferta newyorkese e tu sei stato uno degli attori che è partito alla volta di New York. Che ricordo hai di questa esperienza?
New York è una delle mie tre città del cuore, le altre sono Napoli e Palermo. New York lo è perché lì hanno vissuto due miei zii da parte di madre, zio Mimì, ancora vivo, e zio Raffaele, che non c’è più. Passeggiare a Little Italy, sentire e vedere i vecchi ristoratori e camerieri salutarmi come il nipote di Raffaele e non come Guido, è stato emozionante! Una esperienza certamente indimenticabile.
Per concludere il discorso UPAS, ci puoi dare qualche piccola anticipazione sul futuro del tuo personaggio?
… Proprio non si può! Non vorrei farmi cacciare proprio ora, dopo 16 anni!
Il tuo collega Marzio Honorato ci ha parlato del vostro progetto, il film Sodoma. Che esperienza è stata per te?
L’inizio emozionante e stimolante di una grande avventura. Sono fiero e contento di quello che siamo riusciti a mettere in piedi. Usciamo a Napoli ed in Campania il 4 aprile, sperando poi in una distribuzione nazionale. Per chi ne volesse sapere di più può consultare la pagina facebook o il nostro sito :
www.sodomalaltrafacciadigomorra.it
Cosa ti aspetti da questo film?
Tante cose! In particolare, che ci dia la possibilità di farne un altro, che ci faccia conoscere dal pubblico cinematografico (oltre a Marzio, che è già un affermato attore conosciutissimo), e che la gente si diverta con una comicità sana e mai volgare.
Ti ringraziamo per la disponibilità e speriamo possano esserci altre occasioni in futuro.