Uomini e Donne verso il 30% di share: La metamorfosi verso lo storytelling che si guadagna la prima serata
Uomini e Donne ed un dating che cambia a braccetto con il proprio pubblico
I numeri non si discutono e quando un programma arriva ad avvicinarsi a picchi del 30% di share, con oltre 3,5 milioni di telespettatori, anzi di persone, che lo seguono quotidianamente, significa che la trasmissione ha centrato il suo obbiettivo. Parliamo di Uomini e Donne ed è fin troppo facile e semplicistico dire che il programma è trash e che la sua conduttrice spinge i suoi ospiti, per qualcuno le sue vittime, a mostrare degli istinti che il pubblico televisivo sintonizzato su Canale5 mai mostrerebbe in pubblico.
Tina Cipollari in questo è il passepartout semplicemente perfetto che fa da tramite fra i protagonisti del programma ed il pubblico da casa. Fa perfettamente e con grande bravura il mestiere di scintilla fra il carburante ed il comburente. E la miscela esplosiva funziona eccome, perchè i frutti di un racconto che dura settimane e mesi si vanno poi a raccogliere nelle ultime puntate stagionali, con ascolti altissimi, che poi non sono altro che il nuovo germoglio di ciò che accadrà da settembre, quando il programma ospiterà anche il trono gay, naturale prosecuzione di un percorso di questa trasmissione che ormai ha festeggiato il suo ventennale.
Nell’epoca dei social network, che spingono la gente a mostrarsi, a rendere i propri gesti quotidiani qualcosa di assolutamente e direi quasi obbligatoriamente condivisibile, pena l’oblio, Uomini e Donne porta l’anima egocentrica dei suoi protagonisti, evidentemente già ben avviati caratterialmente, a mostrare le proprie gesta ad un pubblico di 3,5 milioni di persone, che a loro volta potranno in qualche modo poi replicare dal loro smartphone, o per i più predisposti anche nella vita reale, oppure perchè no in nuove puntate di Uomini e Donne.
Il programma in versione serale con la storia di Gemma & Giorgio ha assunto anche una dimensione di prime time che altro non è che il primo tassello verso la trasformazione di Uomini e Donne da un dating show, ad un qualcosa di diverso, per cui lo storytelling diventa la chiave di questa lenta ed inesorabile metamorfosi, che lo porterà nella prossima stagione ad appuntamenti periodici di prime time.
Uomini e Donne diventerà un racconto attraverso un sapiente cambio di marcia, adattandosi ad un linguaggio visivo moderno alla ricerca di altro pubblico, che non sia solamente quello del pomeriggio delle casalinghe. In pratica dove altre trasmissioni si fermano, pur credendo di marciare verso un cambiamento che altro non è che è una semplice marcia sul posto in pieno stile militare, Uomini e Donne va oltre, arrivando a sublimare i propri ingredienti in qualcosa di diverso e per certi verso più maturo. Tutto questo per anticipare i gusti del proprio pubblico di riferimento ed acchiapparne di nuovo.
La soddisfazione del suo pubblico di riferimento attuale, è solo il primo step di un cambiamento che a qualcuno apparirà superficiale, ma che invece sarà sempre più profondo, in un processo di metamorfosi assolutamente omeopatico, come accade nella maggior parte delle trasmissioni di Maria De Filippi.