Uomini e Donne e il trono gay: il giovamento è reciproco (per la causa gay e per il programma)
Oggi è andata in onda la prima puntata del Trono Gay.
Si potrebbe andare giù pesanti, influenzati dall’ardore del momento, con i commenti trionfalistici e sensazionalisti dopo la prima puntata del Trono Classico, e quindi anche del Trono Gay, di Uomini e Donne, il programma condotto da Maria De Filippi, tornato in onda su Canale 5 da questa settimana.
Le considerazioni che stanno per arrivare riguardanti la prima puntata del Trono Gay, che ha visto Claudio Sona esordire come primo tronista gay nella storia del programma, non possono non essere positive ma un pizzico di razionalità in più, in questi casi, è sempre necessario.
Uomini e Donne, da quando cambiò formula nel lontano 2002, mutando da talk show al dating show odierno, ha raccolto una quantità di critiche incalcolabile riassumibili con le seguenti definizioni: mercificazione dei sentimenti, ritratto superficiale dei giovani, esempio tipico di televisione trash.
Uomini e Donne, negli ultimi anni, inoltre, è diventata un vero e proprio sogno professionale per i cosiddetti “imprenditori di se stessi” rappresentati sicuramente da colui che, tutt’oggi, può essere definito il tronista per eccellenza, Costantino Vitagliano, che a distanza di 13 anni dal suo trono presenzia indisturbato ancora in tv.
Molti ragazzi sono stati “sgamati” in questo loro intento (il tormentone “business” di Tina Cipollari fa riferimento proprio a coloro che sono più interessati a monetizzare la visibilità con le serate in discoteca che a trovare l’amore) ma per Maria De Filippi, nonostante le incazzature di facciata, non è mai stato un vero problema: gli “scandali” hanno sempre fatto parte integrante di Uomini e Donne ed è tutto grasso che cola per gli ascolti e per l’attenzione dei media.
Arriva, quindi, l’idea del trono gay.
La comunità omosessuale, televisivamente ancora ghettizzata, si affaccia pian piano nella quotidianità, in punta di piedi, per non turbare troppo la sempre, eternamente, non preparata “pancia del paese”.
Abbiamo visto, quindi, i protagonisti gay di alcune storie di C’è posta per te, il concorrente gay a L’eredità, la coppia gay ad Undressed, la coppia gay a Gli italiani hanno sempre ragione, la proposta di matrimonio gay a Italia’s got talent, la proposta di matrimonio gay a The Voice, la coppia gay a Sanremo, i baci gay ad Un posto al sole…
Si tratta di idee e di gesti che hanno fatto indubbiamente del bene alla società anche se successivamente qualche esponente politico ha provveduto subito a ripristinare la primitività con dichiarazioni conservatrici.
Maria De Filippi ha avuto il merito di non fare quello che sarebbe stato l’ennesimo “passettino” in avanti ma di progredire nel vero senso della parola, accogliendo in pianta stabile un ragazzo gay a Uomini e Donne e farlo entrare, quindi, nella quotidianità.
Il concetto di quotidianità è importante.
Il concorrente gay a L’eredità, la coppia gay a Sanremo, la proposta di matrimonio gay a The Voice, due giorni dopo, vengono già dimenticati.
Il tronista gay, invece, sarà lì.
Ogni settimana.
Uomini e Donne, quindi, giova alla causa gay esclusivamente per questo motivo.
E la comunità omosessuale, a sua volta, giova a Uomini e Donne perché, nella prima puntata andata in onda oggi durante la quale Claudio Sona ha conosciuto i primi ragazzi (con un outing di un calciatore), si è vista quella che semplicemente è definibile normalità, quella normalità che, nei ragazzi etero attratti più dallo sterco del Diavolo che dalle frecce di Cupido, si era un po’ persa.