Uomini e donne cambia jingle, Agostino Penna: “Non faccio drammi, ma è strano e mi dispiace…”
A Blogo parla Agostino Penna, inventore dell’iconica sigla di Uomini e donne sostituita all’improvviso da un altro motivo musicale
La notizia del cambio dello storico jungle di Uomini e donne non lascia indifferenti i telespettatori affezionati di Uomini e donne. Il motivo era stato realizzato da Agostino Penna, che fino a qualche anno fa ha partecipato in studio al programma di Maria De Filippi, curando i momenti musicali. Fu lo stesso Penna, un anno fa, a raccontare a Blogo come nacque la sigla, divenuta poi iconica, di Uomini e donne. Di mezzo c’era anche, incredibilmente, Milly Carlucci.
Abbiamo contattato nelle scorse ore Agostino Penna, reduce dal secondo posto del torneo di Tale e quale show (l’anno scorso vinse), per capirne di più.
Allora, che succede?
Onestamente non lo so. Può darsi che stiano sperimentando un’alternativa. La sigla che suonavo è entrata nella testa di tutti, è iconica, dura da 19 anni. È un po’ strano, in effetti. Magari aspettano di vedere la reazione del pubblico…
Leggendo sui social un po’ di commenti, non mi pare che l’accoglienza per il nuovo jingle sia particolarmente entusiasta.
Io non sono molto social, in questi giorni sono impegnato in studio a registrare un mio brano. Ci deve essere qualche ragione, che mi sfugge.
L’utilizzo della sigla, essendo stata inventata ufficialmente da te, ti produceva diritti d’autore, che ora perderai…
A questa domanda ti possono rispondere le edizioni Mediaset, Rti. Per ciò che mi riguarda, è una questione affettiva. È che mi piacerebbe che la sigla possa rimanere in quel programma al quale ero molto affezionato e al quale mi legano i ricordi di quando la suonavo ogni giorno.
Pensi che avrebbero dovuto avvisarti prima di cambiare sigla?
No, non era dovuto da parte loro. Usano anche altre canzoni durante le registrazioni delle puntate, non sono tenuti ad avvisare nessuno. È una libertà editoriale. Ma magari notando il tumulto della gente…
Già.
Ciò detto, non sostengo che sia insostituibile, ci mancherebbe. Mi dispiacerebbe se non fosse un fatto episodico, ma non ne farei un dramma. Ecco, diciamo che più avanti sarò curioso di sapere il motivo, di sapere cosa sia accaduto.
Prima spiegavi che sei in studio di registrazione. Qual è il tuo futuro?
Spero di riuscire a presentare un brano, dal sapore latino, molto radiofonico, per il Festival di Sanremo. L’ultimo giorno utile è il primo dicembre. Stiamo lavorando notte e giorno, tornare a Tale e quale show è stato totalizzante, mi ha bloccato per un mese e mezzo. Speriamo comunque che ci sia un rinvio dei termini di presentazione.