Uno Mattina Magazine diventa Canta che ti passa, il talent trash di Lorella Landi con Malgioglio giudice
Veronica Maya, Stefania Orlando e Ana Laura Ribas hanno partecipato a Canta che ti passa, giovedì 2 gennaio 2014 su RaiUno
Lorella Landi è ufficialmente nostra signora del trash Rai. In questi giorni il suo Uno Mattina Magazine è registrato (come tutti i programmi del daytime di RaiUno, sempre meglio del vuoto a Mediaset). Quale miglior occasione per “testare” all’interno del contenitore dei mini-format, come Maria De Filippi e Barbara D’Urso insegnano?
Oggi è così partito Canta che ti passa, il talent show all’amatriciana che sdogana la Landi come madre badessa delle showgirl decadute. Le sue amiche del sabato sono, così, diventate delle “cantanti” allo sbaraglio, rigorosamente in playback come ai tempi d’oro del Bagaglino e di Non è la Rai.
Protagoniste della puntata “pilota” Veronica Maya, omaggiata a inizio puntata anche da un’intervista in quanto volto di RaiUno, Stefania Orlando e Ana Laura Ribas. Le tre si sono sfidate a colpi di cover evergreen: se la Maya ha riciclato la base Zum Zum Zum dallo Zecchino d’oro, l’Orlando ci ha risparmiato la sua hit A Troia, preferendo cantare su RaiUno Una zebra a pois. Ma a vincere la gara è stata la Ribas, cantando un suo cavallo di battaglia in portoghese, Sereira.
A decretare il verdetto un’illustrissima giuria di qualità capitanata da Cristiano Malgioglio (e la mente è subito andata ai Raccomandati), impreziosita dai Cugini di campagna e, infine, arricchita dall’apporto del “critico” Davide Maggio, in collegamento. Quest’ultimo, onorando la sua fama di implacabile, ha dato il massimo a tutte e tre le concorrenti, premiandole per il coraggio.
La Maya, dal canto suo, si è un tantino offesa per aver ricevuto un 3 su 5, non capendo inizialmente che i voti non arrivavano fino a 10.
Insomma, più che Canta che ti passa una trasmissione da tv locale degli anni Novanta. Con la Landi compiaciutissima, come se stesse presentando il Festival di Sanremo (io non mi stupirei di ritrovarcela anche lì prima o poi).