La vera novità della nuova edizione di Unomattina in famiglia è la conduzione a tre, sperimentata oggi per la prima volta. Insieme a Tiberio Timperi e Monica Setta torna alla conduzione del programma ideato da Michele Guardì Ingrid Muccitelli, che in passato ha già condotto per ben cinque edizioni la trasmissione.
Qualche dubbio poteva sorgere sulla reale necessità di allargare la squadra di conduttori, dato che tale scelta non è conseguenza di un allungamento della durata della trasmissione. I dubbi, a ben vedere, erano del tutto legittimi dal momento che Unomattina in famiglia al debutto fatica ad adattarsi a questo nuovo terzetto di conduttori.
Se ci si poteva aspettare che la sperimentazione di un’inedita formazione a tre per la conduzione portasse dei cambiamenti all’interno della struttura ormai da anni immutata del programma, si resta indubbiamente delusi dal momento che, nel complesso, la trasmissione ripropone anche quest’anno gli stessi spazi e rubriche già noti ai telespettatori.
Si fatica a trovare un’armonia che regoli il programma, frastagliato da vari spazi che vedono un’alternanza a tratti schizofrenica fra Timperi, Setta e Muccitelli, soprattutto nella seconda parte di trasmissione, dove i tre si ritrovano a condividere un blocco insieme. Decisamente più piacevoli da seguire gli spazi in solitaria dei singoli conduttori, anche se a volte i tempi sono così stringati da rendere ansiogeni anche questi, come accade in finale di puntata con Monica Setta.
La conduzione a tre poteva rappresentare un’opportunità per strutturare in maniera diversa Unomattina in famiglia, non andando a snaturarlo nei contenuti, quanto piuttosto nella forma. Pare invece che il rientro di Ingrid Muccitelli abbia stravolto degli spartiti d’orchestra già scritti, che ora faticano quindi ad adeguarsi a quello che metaforicamente è il nuovo strumento inserito.
Per questo debutto si è percepita l’aria di un equilibrio delicato, non tanto per il feeling fra i conduttori (nonostante lo scambio di battute estivo fra Timperi e Setta), ma per la complessità nel gestire il programma con questo nuovo assetto di guida. Nel corso delle settimane si potrà certamente raggiungere una migliore sintonia, ma sicuramente a Unomattina in famiglia un ripasso del motto dannunziano non farebbe male: “Memento audere semper”.