Unioni civili e stepchild adoption: Sì, Lo voglio – Luca Argentero ed Emma tra i vip della campagna video
Molti cantanti e attori italiani diventano volti per la campagna a favore delle Unioni Civili e della Stepchild adoption. Guarda il video su Blogo.it
Sì, Lo voglio.
E’ questo lo slogan scelto dalla campagna che sostiene e sposa il tema delle unioni civili e della stepchild adoption. Un argomento che- come sempre- ha diviso la politica tra chi minaccia di votare contro e chi, invece, è pronto a sostenere i diritti di tutti, etero e gay. In attesa che le piazze italiane, il prossimo 23 gennaio 2016 raduni il maggior numero di persone etero o gay favorevoli al DDL Cirinnà (in arrivo al Senato il 28 gennaio), a scuotere le coscienze e chiedere un urgente cambiamento alla società sono anche volti noti del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura.
E’ apparso, in rete, un video che mostra una serie di personaggi famosi -da Luca Argentero ad Emma Marrone passando per Lunetta Savino e Claudio Santamaria, esprimere il proprio supporto a questa legge che tuteli chi ama. Potete vederlo in apertura post. Qui sotto i nomi di chi ha accettato di partecipare a questa campagna video:
Luca Argentero, attore
Alessandro Roja, attore
Valentina Arrighetti, campionessa di volley
Tatiana Lepore, attrice
Michela Murgia, scrittrice
Carlotta Natoli, attrice
Claudio Santamaria, attore
Arianna Cau, campionessa di snowboard
Giorgia, cantante
Lunetta Savino, attrice
Emma Marrone, cantante
Chiara Civello, cantautrice
Lucia Mascino, attrice
Giulia Bevilacqua, attrice
Giovanni Caccamo, cantante
Il video, di Carlotta Cerquetti, ha scelto la formula “Sì lo voglio” per diversi motivi, come specificati:
E’ una formula che tutti conosciamo bene, che abbiamo sentito dire spesso nel corso della nostra vita. A volte l’abbiamo detta anche noi.
E’ una promessa d’amore? E’ l’espressione di una volontà profonda e condivisa? E’ una scelta?
Certamente, è tutte queste cose. E molto di più.
E’ un modo di stare al mondo, è la frase che diciamo quando desideriamo. Sì, lo voglio.
Un Paese che non riconosce i desideri di tutti coloro che lo abitano è un Paese incivile.
Un Paese che non rispetta le scelte di vita dei suoi cittadini, che fa finta di non vedere, che mette veti all’amore, che Paese è? “La verità, vi prego, sull’amore”, chiedeva il grande poeta Auden, ed è per amore della verità che oggi noi chiediamo a gran voce di sostenere questo primo passo delle unioni civili e della stepchild adoption, ovvero la possibilità per uno dei partner di adottare il figlio biologico dell’altro, sia nelle coppie eterosessuali che in quelle omosessuali.
Chi ama la verità non può continuare a ignorare che tutto questo esiste già.
Esistono coppie eterosessuali e omosessuali che si amano, vivono insieme, crescono figli o progettano di farlo. Chi può impedire o vietare che questo continui ad esistere? E con quale diritto?
Un Paese civile è chiamato a riconoscere e regolare, non a vietare e a discriminare.
Il prossimo 28 Gennaio al Senato si aprirà il dibattito sul disegno di legge per le unioni civili, una legge di libertà, di uguaglianza e di progresso.
La nostra campagna “Sì lo voglio” nasce per sostenere l’approvazione di questa legge e nasce con un video pieno di volti noti e di persone comuni, perché questo tema riguarda tutti e tutte, senza esclusioni.
Perchè l’amore riguarda tutti e tutte, senza esclusioni. E perché chi sceglie di amarsi sceglie di condividere gioie e dolori, in salute e in malattia, e ha diritti e doveri.
Chi è contrario alle unioni civili ha provato a immaginare che cosa significhi non poter assistere il proprio partner quando sta male? O non poter accedere alla sua pensione dopo aver condiviso con lui/lei un pezzo della propria esistenza? Non veder riconosciuto e tutelato quello che si è costruito insieme, nella vita di tutti i giorni?
Chi si oppone all’articolo 5 (stepchild adoption) ha provato a immaginare che ne sarebbe dei bambini che sono stati cresciuti e amati da una coppia non sposata – eterosessuale o omosessuale – nel momento in cui il genitore biologico, per qualche ragione, venisse a mancare? Il diritto primario di questi bambini è il diritto alla continuità affettiva dei genitori che li hanno cresciuti. Di questo parla l’articolo 5, è bene che sia chiaro.
Chi crea confusione cercando di gettare ombre sulle unioni civili e prefigurando scenari apocalittici è semplicemente fuori dalla realtà e dalla storia del Paese in cui vive.
Chi ama la verità, chi conosce e riconosce l’amore, non può tirarsi indietro: mettiamoci la faccia, mettiamoci il cuore. Diciamo sì, lo voglio.Se anche tu vuoi partecipare alla campagna Sì lo voglio invia il tuo video tramite wetransfer alla mail: silovoglio2016@gmail.com .