Undercovers, la spy story (flop) di J.J. Abrams da stasera su Italia 1
Su Italia 1 Undercovers, la spy story di J.J. Abrams che in America ha avuto bassi ascolti
J.J. Abrams, co-creatore di “Alias”, “Lost” e “Fringe”, non è infallibile. A dimostrarlo c’è “Undercovers”, serie creata da lui e Josh Reims (“Felicity”), in onda da stasera alle 23 su Italia 1. Una spy story, condita di romanticismo, che però non è decollata in America, dove è stata chiusa alla prima stagione.
“Undercovers” riprende il tema di “Mr. and Mrs. Smith”, adattandolo alla tv e cercando di dare maggiore respiro alla vicende di una coppia di ex spie che cerca di allontanarsi da quel mondo di missioni segrete, invano. La storia ha come protagonisti Samantha (Gugu Mbatha-Raw) e Steven (Boris Kodjoe), due spie che, dopo essersi innamorati, decidono di lasciare la Cia e di aprire una meno pericolosa società di catering.
I rischi che ora corrono i due sono più legati ai ritardi nella consegna di una torta, o nelle sorprese che si possono incontrare nell’organizzare un matrimonio. Niente a che vedere con pericolosi criminali, file top secret ed inseguimenti mozzafiato. Eppure, complice anche le difficoltà economiche che la loro impresa sta affrontando, per Samanta e Steven la nostalgia del passato c’è, anche nella vita privata, che non è più passionale come prima.
Undercovers
A dar loro l’opportunità di tornare in azione è l’agente Shaw (Gerald McRaney), che chiede ai due di rimettersi al lavoro per risolvere un caso che riguarda un loro ex collega di nome Leo (Carter MacIntyre). Convinti che si tratti di una sola missione, i due accettano, ma scoprono che l’adrenalina dell’essere spie è migliore di quella che si ha nel preparare buffet.
Decidono così di tornare alla Cia, mantenendo però in piedi la loro attività, che servirà come copertura alle varie missioni, anche se risulterà difficile mentire a Lizzy (Mekia Cox) sorella di Samanta e sua assistente al catering. Ma pur di ritrovare la passione che avevano prima, la coppia preferisce correre il pericolo di perdere tutto, tornando ad essere le brave spie che erano un tempo, complice anche l’aiuto di Bill (Ben Schwartz), che li aiuterà nelle missioni.
J.J. Abrams, che ha diretto l’episodio pilota, ha cercato di realizzare una storia che unisse spionaggio, romanticismo e commedia, presentando però uno show con dei personaggi che non entrano nel cuore del pubblico, a differenza dell’altro spy-comedy show della Nbc, ovvero “Chuck”. Abrams, strano ma vero, non trova la giusta strada per raccontare il passato dei protagonisti, e non ci permettere di fare il tifo per loro, di voler conoscere meglio la loro storia e di capire quali saranno le loro decisioni.
In America, “Undercovers”, è partito con 8,5 milioni di telespettatori, fermandosì, nelle puntate successive, sui 4 milioni. A differenza dell’altro show di Abrams ancora oggi in crisi di ascolti, “Fringe”, questa serie non ha catturato la nicchia di pubblico giusta a chiederne la salvezza.