Under the Dome, Stephen King difende i cambiamenti nella serie tv rispetto al libro: “Sono due diverse versioni della stessa realtà”
Stephen King ha scritto sul suo sito ufficiale una lettera per i suoi lettori che hanno criticato le modifiche presenti in Under the Dome, serie tv della Cbs tratta da un suo romanzo
Fin dal primo episodio di “Under the Dome” (che ha esordito la scorsa settimana sulla Cbs con 13,1 milioni di telespettatori), è chiaro che gli sceneggiatori della serie tv abbiano voluto fare un lavoro diverso da quello svolto da Stephen King, autore del libro da cui lo show è tratto. Il motivo sembra ovvio: Brian K. Vaughan ha pensato ad una storia che potesse durare più di una stagione, ed ha lavorato affinchè le modifiche apportate nello show permettessero uno sviluppo della storia di più ampio respiro rispetto al libro.
Nella serie tv ci sono una serie di modifiche che chi ha letto ed apprezzato il libro ha subito evidenziato: non vogliamo svelarvele, ma vi basti sapere che la misteriosa cupola che si poggia su Chester’s Mill nel libro rimane al suo posto per circa una settimana, cosa che invece, chiaramente, non accadrà nel telefilm.
Quando Vaughan ha raccontato di come è stato lavorare con King, ha precisato che lo scrittore ha subito dato carta bianca agli autori sulle possibili modifiche:
“Ci ha detto: ‘Usate il libro come punto di partenza. Usate i personaggi, le tematiche, ma non abbiate paura di prendere strade diverse. E’ stato molto d’aiuto su alcune cose che avevamo cambiato dal suo libro e per le quali temevo mi accoltellasse”.
Questo non è bastato a scatenare le polemiche di alcuni fan del libro, che non hanno gradito le modifiche apportate dagli autori nella serie tv. Per placare le critiche e dare l’ok ufficiale alla versione televisiva, Stephen King ha pubblicato sul suo sito ufficiale una lettera per i suoi lettori, nel quale spiega perchè è stato necessario e giusto fare queste modifiche.
“A coloro che vivono nel Paese del Fedeli Lettori che si sentono offesi per i considerevoli cambiamenti della versione televisiva di Under the Dome”, inizia King, “ho una storia per voi”. L’autore, quindi, racconta un aneddoto che va spiegare come mai non si debba essere irritati dal telefilm:
“Verso la fine della sua vita, e dopo aver scritto grandi romanzi, James M. Cain accettò di farsi intervistare da uno studente di giornalismo che si occupava di cultura nel giornale della facoltà. Ha iniziato a lamentarsi di come Hollywood abbia cambiato i suoi libri, come ‘Il postino suona sempre due volte’ e ‘La fiamma del peccato’. Prima che potesse finire, lo scrittore lo interruppe indicando uno scaffale pieno di libri dietro la sua scrivania. ‘I film non li hanno cambiati, figliolo’, disse. ‘Sono lì. Ogni parola è la stessa che ho scritto’ “.
Il discorso di King è semplice: i film ed i telefilm tratti dai libri non cambiano i libri, ma propongono nuove versioni di questi racconti:
“Mi sento di dire lo stesso di Under the dome: se avete amato il libro, è ancora lì per voi. Ma questo non significa che la serie tv sia cattiva, perchè non lo è. Anzi, è fatta molto bene. E se guardate attentamente, noterete che molti dei miei personaggi sono ancora lì, sebbene alcuni siano stati fusi con altri o hanno cambiato lavoro. E’ lo stesso anche per la rissa al supermercato, il motivo della riserva di propano e le preoccupazioni sulle risorse in esaurimento”.
I cambiamenti, quindi, servono per dare alla serie tv la possibilità di durare di più, in vista di una possibile seconda stagione:
“I cambiamenti portati da Brian K. Vaughan e dalla sua squadra di autori sono stati necessari, ed io li ho approvati con entusiasmo. Alcuni sono stati decisi per permettere di tenere la cupola su Chester’s Mill per mesi e non per una settimana, come nel libro. Altri cambiamenti sono stati decisi dagli autori perchè hanno immaginato un’origine totalmente diversa per la cupola”.
King spiega, poi, che questi cambiamenti servono anche a non rendere la serie tv tale e quale al libro, permettendo così maggiore curiosità anche per chi ha letto la sua opera:
“Questi cambiamenti sono stati la mia preoccupazione in fase di sviluppo della serie, ma era una preoccupazione puramente pratica. Se la soluzione del mistero fosse stata la stessa del libro, tutti lo avrebbero capito subito, e ci sarebbe stato meno divertimento (oltretutto, a molti lettori non è piaciuta la mia soluzione al mistero). Per la stessa ragione, vi sareste rovinati la storia se aveste saputo in anticipo le sorti dei personaggi. Alcuni personaggi che nel libro muoiono -come Angie (Britt Robertson)-, nella serie tv vivono, almeno per il momento. E chi sopravvive nel libro potrebbe non avere la stessa fortuna nella serie”.
L’unica cosa che King non ha voluto fosse modificata è, manco a dirlo, la cupola:
“C’è solo un elemento che sarebbe dovuto essere lo stesso nel libro e nello show, ed è la cupola stessa. E’ meglio pensare al libro ed a quello che vedete nella serie tv come si trattasse di due gemelli eterozigoti. Sono cresciuti nello stesso utero creativo, ma sono uno diverso dall’altro. Oppure, se siete fan della fantascienza, pensateli come due diverse versioni della stessa realtà”.
King conclude la sua lettera invitando i telespettatori ed i lettori a godersi la versione tv proprio come sta facendo lui (che la produce anche):
“Per quanto mi riguarda, mi piace poter vedere questa nuova realtà, non c’è nessun posto come la cupola. Per quanto vi riguarda, Fedeli Lettori, sentitevi liberi di prendere il libro dalla vostra libreria quando volete. Nulla sarà cambiato”.
Se sarà stato convincente, lo scopriremo dagli ascolti in salita o in discesa dello show.
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