Un’altra vita diventa una serie tv antologica: la seconda stagione avrà una storia diversa rispetto alla prima
A Blogo, Ivan Cotroneo spiega che Un’altra vita tornerà con una seconda stagione, che avrà una trama e personaggi diversi rispetto alla prima, rendendo la serie tv antologica
Un’altra vita come American Horror Story o True Detective: nei mesi scorsi, era circolata la notizia che la Rai non avrebbe prodotto una seconda stagione della fiction di Ivan Cotroneo, Stefano Bises e Monica Rametta. In realtà, la fiction tornerà, ma con nuovi personaggi: Un’altra vita, infatti, diventerà una serie tv antologica, di cui ogni stagione racconterà una storia diversa.
Cotroneo, intervistato oggi da Blogo, ha spiegato che continuare a raccontare le vicende di Emma (Vanessa Incontrada), protagonista della prima stagione, avrebbe voluto dire tirare per le lunghe la sua storyline, e che la decisione di chiudere questa storia è stata condivisa con la Rai:
“Non è una notizia che ci è arrivata addosso, ma una decisione molto meditata che abbiamo preso insieme, con il produttore e con la Rai. Dopo il grande successo di pubblico, e con la possibilità di riprendere la storia da dove la avevamo lasciata, abbiamo fatto diverse ipotesi, ma ci siamo resi conto che la forza della storia era esattamente quella espressa dal titolo, preso in prestito da un bellissimo film di Carlo Mazzacurati. ‘Un’altra vita’ è la storia di una rinascita, di una donna che è costretta a cambiare radicalmente vita, la narrazione di una seconda possibilità. Serializzare a ripetizione questo cambiamento per noi avrebbe significato dovere fare ‘rinascere’ di nuovo a comando il personaggio. Ma i personaggi non sono macchinette da condurre dentro le storie, e per noi il cambiamento di Emma si era concluso, aveva espresso già il suo massimo potenziale. Per questo abbiamo proposto di non continuare con quella storyline, ma di pensare al tema di Un’altra vita in diverse variazioni, come se fosse una serie antologica”.
Da qui, quindi, la notizia che la seconda stagione di Un’altra vita avrà personaggi differenti, che gli autori stanno già scrivendo:
“Insieme a Monica Rametta abbiamo scritto la storia di Chiara, una donna avvocato che è costretta a tornare da Roma nel piccolo paese dove è nata per risolvere il mistero della scomparsa della sorella. Una storia completamente nuova, ma che è ancora ‘Un’altra vita’ perché racconta una nuova storia di cambiamento e di rinascita, in cui si fondono diversi elementi, anche mistery”.
Ma Un’altra vita seguirà il modello di American Horror Story, che ogni anno racconta una storia diversa con lo stesso cast, o di True Detective, che cambia sia la storia che gli attori?
“Avremo un cast diverso ogni volta, personaggi nuovi, e ambientazioni nuove. E storie diverse con in comune l’elemento della rinascita. Cioè nuove ‘altre vite'”.
L’idea di Cotroneo è di avere una serie di personaggi femminili:
“Personaggi e luoghi sono diversi, ma il tema della rinascita è lo stesso. Nella nostra mente c’è il desiderio di comporre una geografia di storie, con delle protagoniste femminili. Donne di oggi, che nella crisi e nella possibilità di un cambiamento riescono a dare una nuova direzione alle loro vite. E dopo Emma, e adesso Chiara, speriamo di potere continuare con Monica, Giulia… proprio come si fa nelle serie antologiche”.
Ai telespettatori che potrebbero restare perplessi di fronte ad una decisione del genere, Cotroneo cerca di spiegare che il motivo sta proprio nel non volerli prendere in giro:
“Questa scelta, da noi proposta e condivisa da produzione e Rai, può avere scontentato chi dopo la prima serie si aspettava di vedere ancora Emma che continuava la sua vita a Ponza. Ma noi crediamo che questi stessi telespettatori sarebbero stati ancora più scontenti di vedere la nostra e loro Emma alle prese con una storia più quotidiana che non poteva avere la stessa potenza della prima. Insomma, si rinasce una sola volta, e Emma era già rinata”.
Un progetto innovativo per la fiction italiana, abituata a fiction che ripetono le stesse situazioni e gli stessi personaggi fin quando gli ascolti sono alti, ma anche rischioso, proprio a causa della staticità della nostra serialità, che invece di spingere il pubblico a cercare spunti originali, lo porta a volere sempre le stesse cose. Bella, quindi, l’idea di Cotroneo di fermarsi subito con la storia di Emma, e proporre un’altra situazione: una mossa audace che, però, permetterà a Raiuno di sperimentare un nuovo modo di lavorare sulle serie tv.