Focus ascolti: Una storia da cantare agguanta il pubblico “alto” del sabato sera Tv
L’analisi degli ascolti della prima puntata del nuovo programma di Rai1
Ieri sera è partito il ciclo di tre puntate di “Una storia da cantare“, il nuovo spettacolo musicale del sabato sera della prima rete della televisione pubblica. Il programma ha ottenuto il 21,12% di share, un dato di ascolto che va ben oltre le più rosee aspettative. In molti pensavano che questo programma andasse fragorosamente a sbattere contro la corazzata di Canale 5 Tu si que vales che, per altro, anche ieri sera ha ottenuto un altissimo indice di ascolto, vale a dire il 29,50% di share.
L’ottimo dato di ascolto del programma fortemente voluto dalla direttrice di Rai1 Teresa De Santis, che arriva ad incassare questa vittoria in un momento delicato della sua direzione, si può spiegare nella forte polarizzazione del pubblico del sabato sera che, un po’ come è successo con Ulisse, si è schierato chi (quasi) tutto da una parte, chi (quasi) tutto dall’altra. Nell’analisi della composizione dei target di Una storia da cantare vediamo una presenza cospicua di un tipo di pubblico alto, con la classe AA che fa registrare il 28% di share, e quella medio alta il 23%, dato di ascolto che cala nella classe media con il 16% di share.
Va sottolineato comunque che Una storia da cantare cattura anche un ottimo 23% nella classe bassa, la BB. Nel livello d’istruzione abbiamo il 25% fra i laureati ed il 22% nel target media-superiore, ma anche un ottimo 26% nel target elementare. Insomma Fabrizio De Andrè è riuscito a catturare sia il pubblico alto (in percentuale maggiore) che il pubblico basso (in percentuale minore). Il programma e questo è ovviamente un merito, è riuscito a catturare i target di riferimento della prima rete della Rai per quel che riguarda l’età, con un 32% di share fra gli over 65 ed il 25% nella fascia 55-64 anni. Il dato di ascolto del target commerciale è del 12% di share.
Ovviamente in questo ultimo target la fa ampiamente da padrone Tu si que vales con i dati che già conosciamo e che nella puntata di ieri sera si fissano nel 34% del target commerciale e più specificatamente, per citare il dato più alto, nel 39% nella fascia 25-34 anni. Tu si que vales vince, per quel che riguarda le classi socio economiche, catturando le fasce medio basse dove raggiunge il 34% di share ed il 34% nel livello medio inferiore di istruzione, calando conseguentemente al 16% nella classe AA e al 14% di share fra i laureati.
In sostanza dunque Una storia da cantare è riuscita, anche inaspettatamente per molti addetti ai lavori, a conquistare in massa la fetta di pubblico “libera” del sabato sera televisivo, quella cioè del pubblico “alto”, con le prossime puntate dedicate a Lucio Dalla e a Lucio Battisti, che potrebbero arrivare a coinvolgere anche una fetta di pubblico più “pop”, anticipo di serie A permettendo.