Una sera al Junior Eurovision Song Contest 2024 dal vivo
Uno spettacolo di musica, colori e voglia di spensieratezza. Cosa c’è attorno al Junior Eurovision Song Contest 2024
Una sera al Junior Eurovision Song Contest 2024. Mi trovo in Spagna, a Madrid, città che in questo fine settimana sta ospitando l’edizione numero 22 della competizione internazionale dedicata ai ragazzi dai 9 ai 14 anni provenienti da ogni angolo d’Europa. La versione teen della manifestazione madre che rivedremo in scena a Maggio, ma dalla Svizzera. Nel pomeriggio di venerdì ho avuto l’occasione di presenziare alla cosiddetta Jury Show, in cui le 17 giurie (una per ogni paese partecipante) hanno potuto votare le esibizioni dei cantanti, pesando per il 50% del voto totale.
Nella scenografia che si presenta davanti a noi godiamo di una visione bucolica fatta di tanto verde (il che ci ricorda tanto la green room di Torino 2022), fiori e tanti colori che appartengono e caratterizzano un’età spensierata. Equivalgono ad 800 apparecchi di illuminazione all-avanguardia, 20km di cablaggio, 175 motori di funzionamento elettrico e 11 generatori. Uno schermo verticale centrale altro quasi 20 metri per una larghezza di 11. Il massimo dello spazio che si poteva sfruttare? Non esattamente, ma si tratta di briciole.
Cosa vedremo
Lo spettacolo andato in scena per la durata di due ore – chirurgicamente precise – riscontrano per certi versi lo show a cui siamo stati abituati vedere all’ESC in questi anni, la sola differenza sta nelle dimensioni ridotte degli spazi della Caja Magica della capitale spagnola, da dove si svolge il JESC di quest’anno. Un Eurovision in scala piccola, mettiamola così.
Il ricordo delle vittime della DANA
La cerimonia di apertura ha assunto i toni sobri del ricordo dopo il tragico evento della DANA che ha colpito la Spagna alla fine dello scorso ottobre. Un momento fortemente sentito dal pubblico che ha lungamente applaudito coloro che hanno vissuto il dramma. Maria Isabel (vincitrice JESC 2004), la vincitrice in carica Zoe Clauzure e Sandra Valero (rappresentante della Spagna, secondo posto nel 2023) si sono unite in un canto che mette al centro lo spirito di unità per celebrare la musica. La flag parade da ufficialmente il via alla gara.
Simone Grande fa ballare, Chloe DeLaRosa scalda l’Arena
Il primo fuoco d’artificio è proprio del nostro Simone Grande. Un pigiama party come il suo riesce a svegliare anche lo spettatore più assopito. Un performer che in un palco come questo ha dimostrato padronanza, gestione e soprattutto voce. Tanta voce! Ad aiutarlo ci sono anche i giochi pirotecnici che fanno esclamare qualche “Wow” dai posti a sedere.
Avanti con le successive nazioni, si nota come la scaletta alterni brani più lenti ed emotivi a ritmi decisamente ballabili. L’arena passa da atmosfere stroboscopiche ad arie soffuse. I ritmi dello show sono riconoscibili, scorrevoli e a tratti frenetici, ma chiari: al centro c’è solo la gara.
L’esplosione totale arriva comprensibilmente grazie alla padrona di casa, Chloe DelaRosa. I decibel delle urla si alzano attorno, Como la Lola è travolgente e accende la serata. Impossibile stare fermi, si apprezza l’energia ed il carattere di una piccola grande artista. Sul grande schermo verticale appare lei, come in un TikTok che tutti devono vedere perché lei diventa la protagonista.
Dalle note felici a quelle un po’ più dolenti. Fa un po’ storcere il naso la decisione di ricorrere all’Intelligenza artificiale. Il rischio di snaturare qualcosa di genuino fa discutere, ancora di più quando, da una intensa esibizione del polacco 11enne Dominik Arim, spunta alle sue spalle l’animazione di una sua – probabile o improbabile – evoluzione nel tempo. Da bimbo a uomo maturo in pochi secondi, il faccione riempie il ledwall di 19 metri quasi distogliendo l’attenzione dal centro del palco.
Martin Osterdahl fischiato
Dopo il solito “to good to go” del supervisore esecutivo Martin Österdahl fischiato anche in questa occasione (le polemiche su di lui si trascinano da tempo, in seguito alla confermata partecipazione di Israele ad Eurovision 2024), giunge l’annuncio dei voti.
Il nuovo meccanismo d’Annuncio dei voti
Si svolge in tre confuse fasi: nella prima i voti pervenuti dalle giurie che vanno da 1 a 10 vengono raccolti cumulativamente (la somma dei punti 1, poi quella dei 2, poi quella dei 3, etc…), dunque assegnati alle nazioni che li hanno ricevuti. La grafica utilizzata rende tutto molto straniante. Se per i piccoli tutto vale, per i più grandicelli diventa complicato seguire la progressione dei voti. Sembra di vedere un banco di provette che si riempiono a seconda delle preferenze della giuria. C’e chi ironicamente lo ha paragonato ad un pallottoliere della tombola.
La seconda fase vede i 17 collegamenti con le giurie dei paesi partecipanti che consegnano solo i 12 punti, cioè il massimo raggiungibile dalla votazione.
La terza e ultima fase è quella del televoto. Come da tradizione gli host annunciano i punti assegnati ad ogni nazione, si parte da chi ha ricevuto meno punti dalle giurie fino ad arrivare alla prima posizione temporanea. In questo caso i punti vengono annunciati come somma cumulativa, esattamente come avviene all’Eurovision. Da qui si viene a sapere (intuendo o no) la canzone vincitrici, dunque la nazione che si porta a casa il nuovo trofeo, una ricreazione di un radiomicrofono con base cilindrica che sostituisce il conosciuto microfono di cristallo.
Il JESC regala la spensieratezza che la Spagna merita
Junior Eurovision Song Contest per la Spagna è capitato in un periodo particolarmente delicato, come una boccata d’aria fresca in un periodo in cui i sorrisi non sono così distesi. Tra i volti si legge la voglia di una spensieratezza che per due ore viene sfogata senza pensieri, per due ore i problemi scompaiono fuori da un’Arena che freme di musica, e va bene così.
Appuntamento alle ore 17.50 in diretta su Rai 2.