Una Domenica da leoni e la Carrà a Domenica in? Due rette che non si incontrano…
Una Domenica da leoni sulla Carrà è stato registrato quando ancora si parlava di lei a Domenica in. Tante le critiche in studio
Oggi a Una Domenica da leoni è accaduta una cosa alquanto strana. Il programma è stato visibilmente registrato diverse settimane fa, quando campeggiava per i corridoi Rai l’ipotesi di Raffaella Carrà a Domenica in, che attualmente sembra tramontata per ragioni di budget non all’altezza di un personaggio simile.
Il programma di Rai1 ha, in ogni caso, dedicato un’intera puntata alla “leonessa” del Tuca Tuca, soffermandosi sulla sua parabola discendente recente più che sui suoi successi (un po’ come accaduto con la prima puntata su Simona Ventura, grande assente in studio a differenza del Protagonista della scorsa Domenica da leoni, l’omaggiatissimo Piero Chiambretti).
Tornando alla puntata odierna, la sola a nominare il ventilato sbarco della Carrà a Domenica in, senza alcun commento di Massimo Giletti, è stata Platinette:
“Mi sembra che la Carrà sia in predicato per fare la seconda parte della Domenica di Rai1, quella è una collocazione congrua, nessuno le chiede di zompettare a destra e manca, le si chiederà di fare interviste piacevoli magari cercando di informarsi un po’ più. Potrà indossare il guantino à la The Voice per i problemi che una certa età può generare. Raffaella ha sempre aspettative molto alta. Io non credo sia una questione di età, ma di scelte. E’ una donna che ha una sindrome da lavoro, per cui se si ferma è un po’ morta. La sua partner storica, Mina, ha fatto scelte diametralmente opposte sparendo dalle scene dopo Milleluci e Raffaella insiste a lavorare fino allo sfinimento affiancando il suo nome a scelte non eccellenti. La forza di volontà è la più forte che ci sia nel mondo dello spettacolo”.
Diciamo che questa non è quella che si dice una pubblicità aziendalista in piena regola, rispetto a certi trionfalismi a cui la generalista ci abitua. A questo bisogna aggiungere l’ampio risalto dato a Vittorio Feltri, a sua volta in collegamento, che ha stroncato in un suo editoriale la Carrà a The Voice:
“A 73 anni nn si può più fare la showgirl. Magari posso averle suggerito un’idea, ma non credo di averla potuta spingere fuori dalla televisione con un articolo che non era critico ma affettuoso, visto che ho ricordato tutti i suoi meriti. Mio figlio da bambino voleva che lo aiutassi a sposarla. Mi sono basato sui dati di ascolto. I numeri sono crudeli e veritieri. Quando le suggerisco di lasciarci il bel ricordo che abbiamo tutti non è un atto di inelegante attacco, ma è semplicemente un consiglio che è padronissima di non accogliere. Invece mi sembra che l’abbia accolto. Non è un reato di lesa maestà. La maestà resta…”.
La maestà resta talmente tanto che, di Una Domenica da leoni odierna, più che i filmati di repertorio sono balzate all’occhio le critiche. Persino quelle di uno storico amico di Raffa come Magalli.