Un Posto al Sole, Nina Soldano: “Marina è faticosa, ma quante soddisfazioni! La storia lesbo? La rifarei subito”
Entrata a Palazzo Palladini in punta di piedi, da sorella del portiere Raffaele, ne è diventata la regina: merito di Nina Soldano, che abbiamo incontrato alla vigilia della puntata 5000 di Un Posto al Sole.
Da quindici anni interpreta il complesso ruolo di Marina Giordano, ma per Nina Soldano il tempo non è passato: bellissima e sportiva, col suo volto acqua e sapone, ci accoglie con un gran sorriso che parte dagli occhi per raccontarci a modo suo le prime 5000 puntate di Un Posto al Sole. La soap ambientata a Napoli, nata nel 1996, festeggia il suo ennesimo record con la messa in onda di un episodio speciale di un’ora venerdì 11 maggio piena di sorprese.
Il personaggio di Marina è diventata un’icona fictional e nonostante una sua certa tendenza alla spregiudicatezza e all’intrigo è tra i più amati della soap:
“E’ amata perché molte donne si identificano in lei, vorrebbero essere così battagliere verso i maschi… Scherzi a parte, E’ entrato in sordina, ma ha conquistato tutti. Ci lo lavorato molto perché agli inizi il personaggio era piuttosto frivolo, ma io ho marcato molto la sua parte dark ed è piaciuto. Non è stato facile renderla credibile, è un personaggio difficilissimo e ti devi inventare sempre modi diversi per interpretarla, ma essere riuscita a farla entrare nel cuore del pubblico, beh, è una gioia infinita, una grande vittoria!”
Tra una battuta e uno sguardo al calcio balilla a disposizione di cast e autori nella sala riunioni del ‘sancta sanctorum’ di Un Posto al Sole, Nina ci racconta le mille sfumature e i tanti colori del suo personaggio, tra i più camaleontici della serie:
“Ha avuto uno sdoppiamento di personalità, è entrata del mood dell’alcool, è stata una nonna discutibile, ha avuto un periodo lesbo. Pensa che arrivarono a minacciarmi per quel ruolo, a tappezzare l’esterno del Centro di Produzione di volantini contro di me, mail anche molto pesanti… Insomma, ho dovuto lottare molto. Se ho mai pensato che qualche volta abbiamo esagerato con i twist narrativi? No! Perché? – aggiunge sorridendo – Anzi, mi piace. E’ come se interpretassi tanti film diversi ed è una sfida continua”.
Giusto per tornare alla storia lesbo, risalente al 2011 ormai, resta una delle poche della tv italiana, peraltro in un daily drama:
“E’ stata una storia molto bella, scritta bene e con Sara Bertelà (che interpretava Aurora Iodice, ndr) abbiamo fatto un bellissimo lavoro, perché l’abbiamo fatta con garbo, delicatezza e intelligenza… bellissima! E lo rifarei, pensa un po’!”.
Immagina la sua Marina tra altre 50.000 puntate (“Ma sì, abbondiamo!”) come una “bisnonna spumeggiante”. Marina, invece?
“Io mi godo le cose giorno per giorno… “
dice con un sorriso, prima di concedersi due tiri al ‘biliardino’. Marina è sempre una sorpresa, Nina una garanzia.