Un Posto al Sole, Germano Bellavia a Blogo: “Ci davano per spacciati, ora festeggiamo le 5000 puntate. Il sogno? Un film con Sorrentino”
5000 puntate nel ruolo di Guido Del Bue, cresciuto insieme al suo pubblico: dopo tante peripezie, Guido cerca un po’ di normalità, un obiettivo anche per i suoi coetanei, che ha raccontato in 22 anni di soap.
Germano Bellavia è uno dei pionieri di Un Posto al Sole: era a Palazzo Palladini per la prima puntata della soap italiana, figlia di un modello fictional industriale che nel 1996 muoveva i suoi primi passi, e festeggia con tutto il cast la puntata numero 5000, in onda venerdì 11 maggio.
“Fin dall’inizio è stata una scommessa, che abbiamo voluto vincere. Dopo sei mesi ci davano per spacciati, poi è passato un anno, due… ora siamo vicini ai 22 e festeggiamo ancora”
dice Germano, che abbiamo incontrato in una pausa della lavorazione di UPAS. Di certo il suo è uno dei personaggi che più di altri hanno rappresentato la crescita di una generazione: abbiamo visto Guido giovanissimo alla ricerca di un lavoro, alle prese col precariato, con amori non corrisposti, con un matrimonio, un divorzio, con la paternità. Ha portato nella soap, con leggerezza, una generazione in cerca dell’età adulta, attraversando tutte le fasi che molti suoi coetanei hanno vissuto e stanno vivendo:
“Se c’è una cosa che Guido può aver insegnato ai suoi coetanei è che non bisogna mai arrendersi. Chi ne ha seguito le vicissitudini di Guido ha imparato a non scoraggiarsi mai. E poi, se ce l’ha fatta lui…”
dice sorridendo l’attore, ormai per tutti i fans della soap una persona di famiglia.
Negli anni il rapporto con il pubblico non è cambiato molto: il suo personaggio resta il più amato dai piccolissimi e dalle persone più agée, grazie soprattutto alle corde brillanti che sa toccare con le sue interpretazioni. I social però hanno modificato il tipo di rapporto tra attori e pubblico:
“Diciamo che prima era tutto più romantico: agli inizi arrivavano le lettere e lì vi trovavi storie di vita, leggevi quello che Guido, talvolta Germano, significava per le vite di chi scriveva. Ora magari è tutto più diretto, con post, mail, messaggi, ma spesso anche più violento. Era più romantico, ecco…”
ricorda forse con un pizzico di nostalgia l’attore, che sfodera un tenerissimo sorriso. Il tempo è passato, ma la voglia di raccontare la vita di Guido non diminuisce:
“Penso che Guido abbia trovato la sua giusta dimensione nella normalità, che poi è un lavoro, un amore, le amicizie… una cosa che in molti cercano di raggiungere, ma non è semplice. Lui ha cercato di fare un salto di qualità, come è normale, sia sul piano professionale che come status sociale. Penso però che adesso abbia trovato la sua dimensione: gli auguro di migliorare il rapporto con Vittorio, suo figlio, magari anche con Mariella e di non far dispiacere troppo Cinzia…”
racconta Bellavia, che giusto per tornare al discorso del rapporto con il pubblico si rammarica di non essere riuscito a trasferire la cifra comedy nella storyline tra Guido e Mariella:
“Guido in questo periodo non si è comportato molto bene con Mariella, ma con gli autori avevamo pensato a creare una commedia su questa storia. Ma la cosa è stata presa male e tutti sono scattati in difesa di Mariella. Forse non sono riuscito a rendere l’idea degli autori e mi spiace…”.
E uno degli auguri che l’attore si rivolge è proprio quello di riuscire a rendere sempre le intenzioni del racconto e di continuare per almeno 20 anni prima di andare in pensione nell’isola dei suoi sogni, Ischia:
“Ci ho trascorso i momenti più belli della mia vita con tutta la mia famiglia, quando ancora c’eravamo tutti, e il mio sogno è trascorrere lì la mia pensione, magari tornando una volta a settimana a Napoli per andare allo stadio… magari anche qualche volta in più per qualche torneo e per festeggiare anche qualche titolo…”
aggiunge da buon tifoso del Napoli che ha visto avvicinarsi uno scudetto atteso dal 1991. Ma c’è anche il tempo di un altro sogno prima della pensione:
“Prima di prendere un gozzetto e andare a pescare, magari un film con Sorrentino….”.
Ecco, l’amo l’abbiamo lanciato. Noi vi lasciamo alla nostra video-intervista a Germano Bellavia. E lo ringraziamo ancora una volta per la sua delicatezza, il suo sorriso e i primi 20 anni insieme a UPAS.